7 principi per investire a lungo termine

Investire a lungo termine rappresenta un pilastro fondamentale per la costruzione di una stabile e prospera base finanziaria. In un mondo caratterizzato da rapidi cambiamenti e incertezze, l’adozione di una visione a lungo orizzonte offre una serie di vantaggi distinti.
Oggi ci focalizzeremo quindi sui principi per investire bene nel lungo termine.
Investire nel lungo periodo è tecnicamente semplice, ma non è facile: il motivo principale risiede nel fatto che è necessario costruire delle buone e noiose abitudini, come quella di risparmiare, investire con regolarità, ribilanciare il portafoglio con metodo, e dimenticarsi di news e rumors.
Iniziamo.
Premessa - La nostra vita si allunga
Hai mai considerato i dati sulla speranza di vita?
Nei Paesi Occidentali l’aspettativa di vita è infatti sempre più alta. Ti riporto qui sotto dei dati estratti dal National life tables – life expectancy in the UK: 2018 to 2020. Nel Regno Unito, l’aspettativa di vita alla nascita negli ultimi 40 anni è aumentata di quasi 10 anni:

Non solo. Le statistiche mostrano che, se oggi hai 65 anni e hai un partner, la probabilità che almeno uno dei due raggiunga i 90 anni è di oltre il 40%, ma siete non fumatori si sale al 73%:

Occorre dunque pianificare per tempo in che modo vivere la fase post-lavorativa. La pensione integrativa diventerà sempre più importante. Il rischio di sopravvivere al proprio denaro diventa infatti sempre più concreto.
Principio #1 - Utilizza strumenti efficienti, diversificati, e poco costosi
Secondo il Global Investor Experience, lo studio annuale di Morningstar sui costi dei fondi di investimento nel mondo, i fondi collocati in Italia da banche e reti ai propri clienti sono tra i più alti al mondo.
Ecco cosa dice sui costi dei fondi venduti in Italia (pag. 36): siamo nelle ultimissime posizioni (“Bottom” significa proprio questo), davanti solo al Taiwan:

Questo causa grande inefficienza nel generare rendimenti, soprattutto per gli investimenti di lungo periodo. Le banche infatti vivono di commissioni, pertanto il conflitto di interesse con gli investitori è molto elevato. Se vuoi scoprire quanto stai pagando oggi con la consulenza bancaria, ti consiglio di scaricare dal tuo home banking il Rendiconto Ex Post.
Il vero segreto per ottenere buoni risultati con gli investimenti a lungo termine è invece tenere i costi al minimo, usando strumenti efficienti come gli ETF.
Come consulente finanziario autonomo, aiuto i miei clienti a fare proprio questo: ristrutturare portafogli inefficienti e costosi per mezzo degli ETF, proprio come nel caso di Andrea.
Grazie a questi strumenti potrai ottenere anche una buona diversificazione, soprattutto quando utilizzi indici globali.
Principio #2: Usa l’interesse composto per gli investire a lungo termine
Per investire a lungo termine con successo, occorre usare un’arma fondamentale: l’interesse composto.
Il compounding dei dividendi/cedole abbinato all’uso di strumenti efficienti come gli ETF farà spiccare il volo al tuo investimento di lungo termine.
Ecco due spunti operativi:
- Inizia a sfruttare l’interesse composto il prima possibile
- Usa l’interesse composto con ETF ad accumulazione
Immagina di investire 5.000 euro in uno strumento che ha un rendimento medio annuo del 5%. Se investi all’età di 25 anni, a 65 anni avrai 639.000 euro. Se investi all’età di 35 anni, ne avrai “solo” 354.000.
Quindi, 10 anni di mancato compounding dei dividendi ti lasciano con quasi 300.000 euro in meno.
Nel grafico qui sotto, potrai trovare un esempio per un ipotetico investimento di 5.000 euro nell’indice azionario MSCI Europe dal 1986 al 2022. La linea nera individua il montante accumulato ipotizzando di reinvestire i dividendi. La linea blu, invece, non considera il reinvestimento dei dividendi.
La differenza è enorme: in tutti questi anni, reinvestendo i dividendi, questo indice azionario europeo avrebbe moltiplicato di oltre 20 volte il tuo investimento iniziale (in termini nominali).
Non male, vero?

Principio #3: Presta attenzione al costo-opportunità della liquidità nel lungo termine
Nel 2022, le banche centrali hanno iniziato ad alzare i tassi di interesse. Di colpo, gli investimenti in liquidità a breve termine come i titoli di stato a 1 anno, i certificati di deposito e i conti deposito si sono rivelati essere tra i migliori investimenti sicuri, sia negli USA che in Europa.
Se da un lato questo ha permesso di ottenere una remunerazione migliore sulle somme investite a breve termine – motivo per cui molti investitori accorti hanno abbandonato le polizza a gestione separata – dall’altro bisogna ricordare che i rendimenti del cash non sono storicamente persistenti, e che altre forme di investimento come panieri di azioni e obbligazioni performano molto di più nel lungo periodo.
Si può quindi considerare di tenere della liquidità a portata di mano per gestire al meglio le spese di tutti i giorni e gli imprevisti, motivo per cui è fondamentale avere un cuscino per le emergenze di breve periodo, oppure per approfittare dei ribassi dei mercati azionari e obbligazionari, ma senza esagerare.

Principio #4: Valuta il rendimento delle asset class nel lungo periodo
Su orizzonti temporali lunghi, i rendimenti delle azioni nel loro insieme sono stati i più alti in assoluto rispetto a tutte le altre asset class. Al netto dell’inflazione, infatti, un dollaro del 1900 investito in azioni si è trasformato in 3.230 dollari odierni. Investito in obbligazioni, lo stesso dollaro sarebbe oggi l’equivalente di 9 dollari attuali:

C’è una differenza di oltre 350 volte! Perché investire in azioni rende così tanto?
Perché in linea di massima, nel lungo periodo, i risultati degli investitori in azioni coincidono con i risultati di business delle aziende. Di conseguenza, sulla lunga distanza, gli investitori in azioni portano a casa i risultati veri delle imprese. Prendere un paniere di azioni con un ETF globale e tenerlo a lungo significa quindi mettersi in tasca il prodotto della creatività umana e i frutti del progresso.
La nostra specie avanza da sempre, è in costante evoluzione. E tu come investitore ne trarrai profitto.
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Principio #5: Accetta la volatilità
Se da un lato le azioni hanno prodotto molto, dall’altro il rischio è più elevato. Investire significa accettare compromessi.
Fermo restando che un paniere di oltre 1.000 titoli come un ETF azionario globale non potrà mai valere 0 euro (è impossibile che 1.000 e più aziende falliscano tutte insieme contemporaneamente), durante la strada vedrai molte oscillazioni dei prezzi.
Se vuoi performance migliori, dovrai accettare e tollerare una maggiore volatilità dei prezzi.
Dovrai cioè essere in grado di assorbire psicologicamente delle momentanee cadute di prezzo, come quelle che si è verificata nel 2022.
Vale però anche il contrario. Gli attivi a rischio più basso tendono a generare rendimenti inferiori nel lungo termine. Se non vuoi assumere un rischio più elevato, oppure le tue circostanze personali non lo consentano, dovresti essere realista in merito ai possibili rendimenti, e investire in asset class meno rischiose:

Principio #6: Non fare market timing
Il market timing in genere non funziona. È uno dei motivi per cui i fondi attivi non battono il mercato.
Nei riquadri evidenziati nel grafico sotto, vedi i momenti in cui ci sono i maggiori flussi di vendita di fondi comuni ed ETF, che coincidono anche con i peggiori ribassi di prezzo:

Se la tua strategia è di investire nel lungo termine, vendere in quei momenti è in generale sbagliato: sono i momenti in cui si compra meglio. Le statistiche mostrano che, in genere, investire dopo un ribasso significativo produce rendimenti elevati nei periodi successivi:

Il punto è che è difficile psicologicamente. Magari hai investito un mese prima del crollo, e il mese dopo ti ritrovi con il portafoglio sotto del 20%.
La prima cosa che ti viene in mente è
Vendo tutto, aspetto che la tempesta finisca e poi quando le acque tornano tranquille investo di nuovo.
Questo modo di investire in genere non funziona. Non saprai mai quando la tempesta è finita. E non indovinerai mai il miglior momento per rientrare. E dopo che rientri, ci sarà sempre una nuova ragione pseudo-valida per vendere tutto di nuovo. Piuttosto, pensa ad una strategia per prepararti per questi inevitabili momenti, o fatti aiutare da un consulente autonomo come me.
Lascia perdere il market timing e concentrati solo sul tuo obiettivo: accumulare patrimonio negli anni.
Principio #7: Porta pazienza
Investire con successo nel lungo termine è anche e soprattutto una questione di pazienza.
Dopo aver scelto gli strumenti efficienti per replicare le asset class corrette secondo il tuo profilo di rischio, il passo successivo è avere pazienza. Come l’evitare il market timing del passo precedente, anche questa è una caratteristica di comportamento. Storicamente, attendere per lunghi periodi di tempo aumenta le probabilità che l’investimento produca risultati positivi.
Purtroppo, non ci sono statistiche di rendimento di lungo periodo per gli investitori europei che investono, con i loro euro, in mercati mondiali. È tuttavia risaputo che, per un investitore americano che investe nei mercati americani, preso un qualunque periodo di 20 anni compreso tra il 1950 e il 2023, nessuna classe di investimento ha mai mostrato di avere un ritorno negativo, almeno nominalmente:

Un classico portafoglio 60% azioni e 40% obbligazioni ha storicamente reso, su un periodo così lungo e negli USA, da un minimo annuo del 5% – caso più sfavorevole, a un massimo annuo del 15% – caso più favorevole.
A mio avviso, è ragionevole ritenere che anche per un investitore europeo possa valere un principio simile: più si ha pazienza, è più sarà facile avere ritorni positivi.
Se scegli gli strumenti efficienti, la probabilità di ottenere ritorni positivi su lunghi periodi di tempo è dunque molto elevata. Questo però a patto che i prodotti che compri costino poco: gli stessi portafogli costruiti con prodotti costosi e inefficienti hanno per forza di cose ritorni più bassi e potenzialmente negativi.
È davvero cruciale.
Conclusioni
Oggi abbiamo visto i principi per investire con successo nel lungo periodo. Alcuni riguardano aspetti tecnici, legati alla conoscenza della materia. Altri sono aspetti di tipo comportamentale, altrettanto importanti.
Vuoi scoprire i costi del tuo portafoglio, e i rischi di lungo periodo a cui sei esposto o esposta? Contattami e parliamone!
Per oggi è tutto.
Alla prossima,
Francesco
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