Analisi di portafoglio – esempio pratico

Indice

Oggi vediamo un esempio concreto di analisi di portafoglio che, come consulente indipendente,  ho eseguito per un nuovo cliente.

Il cliente in questione mi ha sottoposto il suo portafoglio perché insoddisfatto dei risultati, e ha chiesto il nostro parere tecnico per una valutazione.

L’obiettivo del cliente è comprendere il grado di efficienza del suo portafoglio, e stabilire se i fondi in cui ha investito sono buoni, oppure no.

In un secondo step, si parlerà di pianificazione finanziaria per obiettivi, di asset allocation strategica, e di come diversificare il portafoglio per ridurre i rischi.

Tutto quello che è riportato in questo lavoro è frutto di una mia valutazione indipendente e trasparente, e non costituisce alcuna consulenza in materia di investimenti.

L’analisi svolta è volta unicamente a determinare l’efficienza di portafoglio, l’impatto dei costi, la tipologia di asset presenti e come questi sono stati combinati tra di loro.

Questo è un tipico lavoro per un consulente finanziario indipendente.

Si tratta dello stesso approccio che ho adottato nell’esempio di analisi previdenziale indipendente.

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Composizione portafoglio cliente

Il cliente si è presentato con il seguente portafoglio di fondi:

Nome fondoISINPeso percentuale sul portafoglio
ETICA OBB. B.T. CUM.IT000340917116,6%
ANIMA INIZIATIVA CUMIT00051860417,3%
ANIMA INV. CEC. 25 CUMIT000538916516,5%
ANIMA INV.HCI 26 CUMIT000543760019,1%
ANIMA INV.GEQ 26 CUMIT000544453123,3%
ANIMA CED. PIU’ 28 CUMIT000552495117,2%
Totale 100%
asset allocation portafoglio esempio

Il cliente ha recuperato anche il Rendiconto MIfid relativo al 2023, che gli avevo raccomandato di inviarci insieme al dossier titoli.

Per cause sconosciute, la sua banca ancora non gli ha fornito il report analitico, nonostante avesse fatto richiesta specifica.

Ci siamo quindi fatti bastare il report sintetico, in questa fase, che il cliente ha potuto scaricare dal proprio home banking.

Il report sintetico ha comunque messo in evidenza i seguenti oneri e incentivi pagati dal cliente alla banca nel corso del 2023, per la gestione del portafoglio e i servizi di consulenza:

Voce di costo

Importo %

Servizi di investimento e/o servizi accessori

0,30%

Pagamenti di terzi dovuto all’intermediario (la banca) addebitati al cliente nel corso del 2023

0,81%

Strumenti finanziari

1,02%

Di cui costi impliciti

61,00%

Totale

2,13%

Considerazioni sui costi

Il portafoglio del cliente è costoso.

Applicare oltre il 2% di commissioni, di cui una buona parte nascoste come costi impliciti degli strumenti, rende il portafoglio esposto a forte inefficienza.

A titolo di esempio, un portafoglio dal 200.000 € costerebbe in questo caso oltre 4.000 € all’anno.

Questo significa che, solo per rimanere in pari, il rendimento deve essere di almeno il 2,3% circa.

Solo da quel momento in poi il cliente inizierà a guadagnare davvero.

Ricordiamo ora le tre cause principali di inefficienza dei fondi:

  • Costi
  • Presenza di rischi inutili
  • Cattive scelte di investimento da parte del gestore (scarsa qualità gestionale)

 

Costi così elevati possono essere giustificati solo a fronte di una gestione eccellente da parte del gestore.

Questo può accadere solo se il gestore è così bravo nel battere con continuità il suo mercato di riferimento, che il valore aggiunto che crea compensa tutta la catena di costi collegati all’investimento, compresi gli oneri e incentivi di vendita incassati dall’intermediario e dalla sua rete di consulenza e poi addebitati al cliente.

Leggi anche:

 

Vediamo quindi i singoli asset.

Analisi dei fondi

Il lavoro si concentra ora sull’analisi dei singoli fondi.

Ti ricordo che in questa analisi non facciamo considerazioni sul senso dell’asset allocation del cliente, ma analizziamo tecnicamente il portafoglio e i suoi asset.

Il cliente ha in essere questo portafoglio da circa 3 anni, per cui ci siamo concentrati su questo periodo per l’analisi.

ETICA OBB. B.T. CUM. - IT0003409171 - OPINIONI

Si tratta di un fondo obbligazionario che investe principalmente in:

  • Obbligazioni governative denominate in Euro con scadenza compresa tra 1 e 3 anni
  • Strumenti del mercato monetario a breve scadenza 

 

Il benchmark dichiarato è:

  •  80% JP Morgan EMU 1 – 3 anni: indice che esprime l’andamento delle quotazioni dei titoli di Stato maggiormente trattati nei mercati dell’Unione Monetaria Europea con scadenze fra 1 e 3 anni; 
  • 20% ICE BofA Euro Treasury Bill Index (Gross Total Return ex transaction costs – in Euro): indice che rappresenta l’andamento dei titoli a sconto con durata non superiore all’anno emessi dai governi aderenti all’euro

 

Il fondo presenta la seguente struttura dei costi:

È possibile valutare l’efficienza del fondo ETICA OBB. B.T. CUM. – IT0003409171 con quella di un ETF che investe su titoli e scadenze simili.

Un esempio è l’ETF CSBGE3 (costo 0,15%).

Ecco il confronto grafico a 3 anni tra i due fondi:

Il fondo ETICA OBB. B.T. CUM. – IT0003409171 non performa peggio del paritetico passivo, ma nemmeno meglio.

Date le performance del tutto equivalenti con il paritetico ETF, il costo dello 0,81% del fondo Etica appare ingiustificato.

ANIMA INIZIATIVA ITALIA CUM - IT0005186041 - OPINIONI

Si tratta di un fondo azionario con focus Italia.

Non è nota la composizione del fondo, che non emerge dall’analisi del KID o del Prospetto informativo.

Il fondo è di tipo attivo, cioè il gestore ha discrezionalità nella scelta dei titoli e nella definizione della strategia.

Il benchmark dichiarato risulta essere:

  • 95% MSCI Italy Small Cap (Gross Total Return – in Euro)
  • 5% ICE BofA Euro Treasury Bill (Gross Total Return – in Euro).

 

Il fondo presenta la seguente struttura dei costi:

Anima iniziativa italia costi

Il fondo presenta costi molto elevati sia all’ingresso (fino al 4%) che durante la gestione (2,40%).

L’uscita dopo un anno penalizza l’investitore del 12,5% (!) e, anche dopo 7 anni di permanenza nel fondo, si registra costi nell’ordine del 4,7% annui.

È possibile eseguire un confronto tra ANIMA INIZIATIVA ITALIA CUM – IT0005186041 e un ETF avente benchmark azionario Italia, come il CSMIB (indice FTSE MIB).

Ecco il paragone a 3 anni:

Il fondo ANIMA INIZIATIVA ITALIA CUM – IT0005186041 segna il passo rispetto al suo ETF di riferimento, e il motivo principale sono i costi (Fondo Anima costa >4%, ETF CSMIB costa 0,33%).

L’elevato costo del fondo Anima appare dunque ingiustificato.

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ANIMA INV. CIRCULAR ECONOMY 25 CUM - IT0005389165 - OPINIONI

Fondo flessibile, senza benchmark.

Non è nota la composizione degli investimenti.

L’assenza di benchmark e la mancanza di informazioni circa gli asset del fondo rendono difficoltosa la valutazione del fondo stesso.

In questo articolo puoi trovare le mie considerazioni sui fondi flessibili:

 

Dall’analisi del KID e del Prospetto informativo, Il fondo ANIMA INV. CEC. 25 CUM sembra investire principalmente in obbligazioni area Euro e azionario Euro.

Il termine “flessibile” indica che il gestore ha molta libertà nella composizione strategica (lungo periodo) e tattica (breve periodo) del portafoglio.

Siccome non c’è un benchmark e non ci sono grandi vincoli, il gestore del fondo può condurre gli investimenti come meglio crede. 

Il fondo, inoltre, verrà chiuso nel 2025.

Questo significa che può ottenere qualsiasi performance senza doversi preoccupare di alcun confronto, perché il gestore stesso non intende dichiarare un parametro con cui confrontarsi, e comunque nel 2025 il fondo sparirà.

Il fondo presenta la seguente struttura dei costi:

Per tutta la durata dell’investimento, l’investitore non può uscire dal fondo a meno che non paghi delle penali.

Tali penali servono per compensare le spese di sottoscrizione, che non erano state previste al momento del collocamento, e che vengono invece incassate in caso di rimborso anticipato.

In assenza di benchmark, è possibile eseguire un confronto con un indice composto 50% azionario Euro (MSCI EMU) e 50% obbligazionario Euro (ICE BofA Euro Broad Market), che ha registrato volatilità simile nel corso degli ultimi anni.

Ecco il paragone a 3 anni:

Il fondo ANIMA INV. CIRCULAR ECONOMY 25 CUM – IT0005389165 performa peggio di un indice composito replicabile con 2 ETF (azionario Europa + Obbligazionario Europa).

I motivi sono da ricercarsi nei costi, nella poca trasparenza dell’operato del gestore, e nella sua incapacità di produrre extra-rendimento rispetto a indici di mercato generali.

ANIMA INV. HEALTH CARE INNOVATION 26 CUM - IT0005437600 - OPINIONI

Fondo flessibile, senza benchmark.

Il fondo ha scadenza nel 2026.

Valgono le stesse considerazioni fatte in precedenza per i fondi flessibili a scadenza.

All’interno del KID si legge che il fondo è principalmente esposto a:

  • strumenti obbligazionari governativi e di enti locali, organismi sovranazionali e corporate, denominati in qualsiasi valuta
  • in parti di OICVM (fondi) con caratteristiche analoghe

 

Tuttavia, il gestore specifica “Componente Obbligazionaria: qualsiasi Mercato. Componente Azionaria: qualsiasi Mercato”.

Non è dunque possibile stabilire come il fondo investa il capitale e come lo gestisca.

Ecco il prospetto dei costi:

Anima investimento health care costi

Per tutta la durata dell’investimento, l’investitore non può uscire dal fondo a meno che non paghi delle penali.

Tali penali servono per compensare le spese di sottoscrizione, che non erano state previste al momento del collocamento, e che vengono invece incassate in caso di rimborso anticipato.

Pur essendo senza benchmark, il fondo può comunque applicare commissioni di performance.

In assenza di benchmark, è possibile eseguire un confronto con un indice composto 50% azionario globale (MSCI World) e 50% obbligazionario globale (ICE BofA Global Broad Market), che ha registrato volatilità simile nel corso degli ultimi anni.

Ecco il paragone a 3 anni:

Il fondo ANIMA INV. HEALTH CARE INNOVATION 26 CUM – IT0005437600 performa peggio di un indice composito replicabile con 2 ETF (azionario globale + obbligazionario globale).

I motivi sono da ricercarsi nei costi, nella poca trasparenza dell’operato del gestore, e nella sua incapacità di produrre extra-rendimento rispetto a indici di mercato generali.

ANIMA INV. GENDER EQUALITY 26 CUM - IT0005444531 - OPINIONI

Fondo flessibile, senza benchmark.

Il fondo ha scadenza nel 2026.

Valgono le stesse considerazioni fatte in precedenza per i fondi flessibili a scadenza.

All’interno del KID si legge che il fondo è principalmente esposto a:

  • strumenti obbligazionari governativi e di enti locali, organismi sovranazionali e corporate, denominati in qualsiasi valuta
  • in parti di OICVM (fondi) con caratteristiche analoghe

 

Tuttavia, il gestore specifica “Componente Obbligazionaria: qualsiasi Mercato. Componente Azionaria: qualsiasi Mercato”.

Non è dunque possibile stabilire come il fondo investa il capitale e come lo gestisca.

Ecco il prospetto dei costi:

Per tutta la durata dell’investimento, l’investitore non può uscire dal fondo a meno che non paghi delle penali.

Tali penali servono per compensare le spese di sottoscrizione, che non erano state previste al momento del collocamento, e che vengono invece incassate in caso di rimborso anticipato.

Pur essendo senza benchmark, il fondo può comunque applicare commissioni di performance.

In assenza di benchmark, è possibile eseguire un confronto con un indice composto 50% azionario globale (MSCI World) e 50% obbligazionario globale (ICE BofA Global Broad Market), che ha registrato volatilità simile nel corso degli ultimi anni.

Ecco il paragone negli ultimi 3 anni:

Il fondo ANIMA INV. GENDER EQUALITY 26 CUM – IT0005444531 performa peggio di un indice composito replicabile con 2 ETF (azionario globale + obbligazionario globale).

I motivi sono da ricercarsi nei costi, nella poca trasparenza dell’operato del gestore, e nella sua incapacità di produrre extra-rendimento rispetto a indici di mercato generali.

ANIMA CEDOLA PIU' 28 CUM - IT0005524951 - OPINIONI

Si tratta di un fondo obbligazionario a scadenza nel 2028.

Nel KID si legge che il fondo “ mira a realizzare un rendimento in linea con quello espresso mediamente da obbligazioni societarie e governative dei Paesi Sviluppati, nonché alla distribuzione di una cedola annuale.”

Il fondo tuttavia non ha benchmark e dichiara di poter investire in altri fondi di tipo flessibile.

Non è nota la composizione degli investimenti.

Ecco la struttura dei costi del fondo:

anima cedola più costi

Per tutta la durata dell’investimento, l’investitore non può uscire dal fondo a meno che non paghi delle penali.

Tali penali servono per compensare le spese di sottoscrizione, che non erano state previste al momento del collocamento, e che vengono invece incassate in caso di rimborso anticipato.

Pur essendo senza benchmark, il fondo può comunque applicare commissioni di performance.

In assenza di benchmark, è possibile eseguire un confronto con un indice composto 50% azionario Euro (MSCI EMU) e 50% obbligazionario Euro (ICE BofA Euro Broad Market), che ha registrato volatilità simile nel corso degli ultimi anni.

Ecco il paragone negli ulitmi 3 anni:

Il fondo Anima  CEDOLA PIU’ 28 CUM – IT0005524951 performa peggio di un indice composito replicabile con 2 ETF (azionario Europa + Obbligazionario Europa).

I motivi sono da ricercarsi nei costi, nella poca trasparenza dell’operato del gestore, e nella sua incapacità di produrre extra-rendimento rispetto a indici di mercato generali.

Esposizione Valutaria

Abbiamo cercato di stabilire l’esposizione valutaria di questo portafoglio.

Data la pochissima trasparenza informativa da parte della maggioranza dei fondi flessibili, è impossibile stabilire con precisione l’esposizione di questo portafoglio all’euro o ad altre valute.

Abbiamo quindi cercato di fare una stima sulla base delle informazioni riportate nei prospetti e degli obiettivi dichiarati dal gestore:

Nome fondo

ISIN

Peso percentuale sul portafoglio

Esposizione Valutaria Probabile

ETICA OBB. B.T. CUM.

IT0003409171

16,6%

Euro

ANIMA INIZIATIVA CUM

IT0005186041

7,3%

Euro

ANIMA INV. CEC. 25 CUM

IT0005389165

16,5%

Euro

ANIMA INV.HCI 26 CUM

IT0005437600

19,1%

Non Euro

ANIMA INV.GEQ 26 CUM

IT0005444531

23,3%

Non Euro

ANIMA CED. PIU’ 28 CUM

IT0005524951

17,2%

Euro

Deduciamo che l’60% circa di questo portafoglio dovrebbe essere in euro.

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Macro asset allocation

Quanto azionario e obbligazionario ha, questo cliente, in portafoglio?

E quanto è il rischio complessivo del suo portafoglio?

Queste sono due domande basilari che si pone ogni investitore.

Eppure, per questo portafoglio in esame, non possiamo rispondere con precisione.

Il punto è che il 76% del portafoglio è allocato in fondi flessibili di cui sappiamo poco o nulla.

Nel KID dei vari strumenti è vagamente indicata qualche informazione, ma mancano dettagli cruciali come i mercati di riferimento e la scomposizione degli asset.

Ecco un’ipotesi di asset allocation sulla base delle informazioni disponibili:

Considerazioni finali sul portafoglio del cliente

Il portafoglio in esame risulta composto da una serie di fondi inefficienti e poco trasparenti.

Il portafoglio manca di ossatura, ovvero non investe in indici di mercato generali.

Per quasi tutti i fondi non è nota nello specifico la composizione degli investimenti.

Per molti fondi non è possibile stabilire il benchmark di riferimento.

A parte il fondo Etica, nessuno dei fondi presenti in portafoglio è stato in grado, negli ultimi 3 anni, di tenere il passo con i benchmark generali di mercato, replicabili tramite ETF.

Questo non ha permesso all’investitore di raccogliere pienamente la performance dei mercati azionari generali e obbligazionari generali nel periodo di analisi considerato.

Nessun gestore infatti ha battuto con continuità il suo mercato di riferimento, dunque non si è creato valore aggiunto.

Le performance del portafoglio non compensano tutta la catena di costi collegati all’investimento, compresi gli oneri e incentivi di vendita incassati dall’intermediario e dalla sua rete di consulenza e poi addebitati al cliente.

Il 76% del portafoglio è esposto a fondi flessibili costosi, senza benchmark, difficili da analizzare e con una gestione degli investimenti poco chiara:

Fondi Flessibili

ISIN

Peso percentuale sul portafoglio

ANIMA INV. CEC. 25 CUM

IT0005389165

16,5%

ANIMA INV.HCI 26 CUM

IT0005437600

19,1%

ANIMA INV.GEQ 26 CUM

IT0005444531

23,3%

ANIMA CED. PIU’ 28 CUM

IT0005524951

17,2%

Totale

 

76,1%

Alla luce degli scarsi risultati, il costo applicato per la gestione dell’intero portafoglio, che ammontava al 2,13% della giacenza media nel corso del 2023, risulta ingiustificato.

I prossimi step

A meno che non si vogliano pagare pesanti commissioni per ottenere scarsi rendimenti, questo portafoglio va ristrutturato con strumenti efficienti che costano un decimo.

Come consulenti finanziari autonomi, questo processo è parte del nostro lavoro.

Per come la pensiamo noi, decidere come ristrutturare un portafoglio e prendere decisioni di acquisto e di vendita di strumenti è la fase finale del processo di investimento.

È necessario infatti partire dagli obiettivi di vita del cliente e sviluppare una filosofia di investimento di base, ovvero stabilire una serie di presupposti di come funzionano (o non funzionano) i mercati finanziari.

Sulla base degli obiettivi condivisi, si costruisce un asset e una strategia di investimento, la quale prevede una serie di regole scritte di comportamento.

Alla fine, si scelgono gli strumenti di investimento più idonei per realizzare la strategia e per puntare agli obiettivi dichiarati.

Cosa comprare e cosa vendere, dunque, non è il punto di partenza, ma quello di arrivo, e si adatta con gli obiettivi del cliente.

Solo così si può investire con consapevolezza e buonsenso.

Il costo complessivo della nostra consulenza autonoma è ben al di sotto della metà di quanto il cliente in esame non stia già pagando per il portafoglio che ha in essere.

 

Per oggi è tutto.

Alla prossima,

Francesco

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4 risposte

  1. Ottimo articolo molto approfondito. Utilissimo l’excel sul ribilanciamento del portafoglio, ben realizzato, chiaro e di facile utlizzo.

  2. Ottima analisi di portafoglio. Ma i problemi principali che si trova ad affrontare l’investitore, almeno inizialmente, sono due: 1) il costo di un’analisi di questo tipo e 2) escludendo di affidarsi ad un consulente indipendente on line, dove trovarne uno vicino alla propria residenza e come valutarne l’affidabilità.

    1. Ciao Mauro, grazie del complimento. Un’analisi di questo tipo mette in luce le inefficienze di portafoglio, che costano molto più dell’analisi stessa. Nel momento in cui vengono individuate, si può passare alla loro eliminazione, creando molto valore per l’investitore. L’analisi dunque si paga da sola. In ogni caso, al momento sto offrendo questo servizio gratuitamente. Per quanto riguarda la tua seconda domanda, puoi consultare questo link del sito OCF: https://www.organismocf.it/portal/web/portale-ocf/elenchi-iscritti in cui potrai scaricare l’elenco dei consulenti autonomi per regione e indirizzo. A presto!

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