Come affrontare i ribassi di mercato: tra paura e consapevolezza

In questi giorni sono stato contattato da diversi iscritti, più o meno preoccupati per l’andamento dei mercati, che stanno attraversando una fase di correzione. Con i miei clienti già seguiti, però, stiamo affrontando questa situazione con maggiore serenità. Il motivo? Abbiamo costruito una strategia in anticipo, condividendo non solo la possibilità di correzioni di mercato, ma anche delle mosse precise da mettere in atto quando queste si verificano. Non si tratta di fare previsioni, ma di progettare degli scenari e condividere una strategia operativa da mettere in campo. 

Ad esempio, abbiamo parlato di come combinare gli acquisti durante i ribassi con l’andamento del VIX, l’indice che misura la volatilità. Non è importante il dettaglio della strategia in sé — ogni investitore ha esigenze diverse — ma il principio di fondo: chi è preparato non si fa cogliere di sorpresa. Questo tipo di approccio si basa sulla comprensione di come funzionano i mercati e sulla consapevolezza di cosa aspettarsi nelle varie fasi, competenze che trasmetto ai miei clienti per renderli più autonomi e sicuri nelle loro scelte.

Prima volta qui?
Unisciti a migliaia investitori che seguono questo blog. In regalo il foglio excel per il ribilanciamento di portafoglio.

L’illusione del controllo

Quando i mercati vanno bene, molti investitori si convincono di essere più competenti di quanto non siano realmente. Al contrario, quando i mercati scendono — magari con un -10% improvviso — scatta il panico. Si rimane paralizzati, aspettando che “torni il sereno” per decidere cosa fare. Questo approccio, però, non è una strategia: è una scommessa. 

Sappiamo che l’azionario è da tempo sopravvalutato. Questo potrebbe portare a delle correzioni anche più significative di quelle che stiamo vivendo. Oppure, al contrario, potrebbe condurre a una nuova fase rialzista. I periodi di sopravvalutazione possono infatti proseguire anche per molto tempo. Riconoscere l’impossibilità di stabilire la futura direzione dei mercati permette agli investitori più educati di abbandonare l’illusione del controllo, e abbracciare una logica più adattativa che previsionale. Questo è possibile solamente attraverso un percorso di consapevolezza e aumento delle proprie competenze.

Una cattiva strategia è meglio di nessuna

Può sembrare provocatorio, ma avere una strategia imperfetta e migliorabile è comunque meglio di navigare a vista. Perché? Perché una strategia, anche non ottimale, dà una direzione e permette di prendere decisioni coerenti. Senza una bussola, invece, ogni movimento del mercato sembra una crisi o un’opportunità imperdibile. Questo porta a comportamenti classici come:

  • Vendere dopo una perdita per “limitare i danni”, cristallizzando però la perdita stessa.
  • Comprare euforicamente dopo un rally, spesso a prezzi gonfiati.
  • Restare immobili quando servirebbe agire, nella speranza che la situazione migliori da sola.

La consapevolezza gioca un ruolo chiave nella capacità di prendere decisioni migliori in contesti incerti, anche quando si decide di investire nei mercati ai massimi. Ad esempio, è del tutto normale che un mercato azionario come lo S&P 500 storni del 10% durante un anno. Anche negli anni più positivi, i mercati azionari mostrano spesso fasi di correzione intermedie. Un grafico di JP Morgan che utilizzo spesso con i miei clienti — relativo agli “Annual returns and intra-year declines” — evidenzia proprio questo: ci sono anni in cui il mercato chiude con un +20% (le barre grigie indicano il rendimento complessivo del mercato in quell’anno), ma durante lo stesso anno subisce correzioni temporanee anche importanti (sono i pallini rossi nell’immagine sotto). Puoi trovare questo stesso grafico nel documento JP Morgan Guide to the Markets.

Chi conosce e comprende queste dinamiche riesce a mantenere il focus sulla strategia iniziale, anche quando sembra che le cose non stiano andando per il verso giusto. Al contrario, chi non è consapevole rischia di prendere decisioni casuali, guidato dalle emozioni del momento, compromettendo i propri obiettivi di lungo termine.

Conoscenza e preparazione: la vera arma contro l’incertezza

Il punto chiave non è indovinare cosa farà il mercato domani. È capire come gestire il proprio portafoglio con lucidità, indipendentemente dall’andamento del mercato. La vera forza di un investitore sta nel saper controllare la propria emotività e restare fedele a una logica di lungo termine.

Questo tipo di approccio richiede preparazione e consapevolezza, che non si costruiscono dall’oggi al domani, ma sono il frutto di un percorso. Il mio ruolo, come consulente indipendente, è accompagnare gli investitori in questo cammino, condividendo le logiche di funzionamento del mercato e aiutandoli a sviluppare una maggiore sicurezza nelle proprie decisioni.

A presto,

Francesco

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *