Diversificare il portafoglio di investimenti e ridurre il rischio

Immagine contenente basso rischio

Indice

Diversificare il portafoglio di investimenti è una strategia in cui punti a ridurre il rischio di perdite finanziarie.

Per farlo, dovrai distribuire i tuoi soldi in una varietà di asset diversi, come azioni, obbligazioni, immobiliare, e altro ancora.

Un portafoglio di investimenti ben diversificato può aiutare a minimizzare gli effetti negativi delle fluttuazioni del mercato sui singoli investimenti.

Questo ti permette di proteggere il capitale e aumenta la probabilità di ottenere rendimenti stabili nel tempo.

La diversificazione degli investimenti non è complessa, ma è facile sbagliare.

Dovrai infatti pianificare bene i tuoi obiettivi e distribuire al meglio le tue risorse economiche, sulla base del rischio che puoi assumerti.

Dovrai anche avere una conoscenza, almeno di base, di come funzionano i diversi asset e il loro potenziale rendimento in rapporto al rischio.

In questo articolo, esaminiamo come diversificare il tuo portafoglio di investimenti per ridurre il rischio e come scegliere gli asset più adatti alle tue esigenze e obiettivi finanziari.

perchè è importante diversificare

Perchè diversificare il portafoglio è così importante?

Nella serie TV Travelers, dei viaggiatori temporali tornano dal futuro per salvare il pianeta.

Philip è uno dei protagonisti. Ha il ruolo di “storico”. Conosce a memoria ogni dettaglio di ogni evento che si verificherà, così può 

  • guidare la sua squadra
  • e nel frattempo fare anche un sacco di grana con le corse dei cavalli, di cui conosceva in anticipo i vincitori.

 

Philip ovviamente non diversificava il rischio con le sue scommesse. Conosceva gli esiti con certezza, dunque concentrava le puntate.

Ma nel mondo reale, nessuno torna dal futuro per dirti cosa succederà.

Un investitore consapevole riconosce infatti che il futuro è incerto, per cui la mossa migliore è quella di preparare il portafoglio per una varietà di possibili esiti.

Concentrare il rischio è infatti una strategia difficilissima e ad alto tasso di fallimento, in un contesto di incertezza.

Diversificare gli investimenti è dunque un modo intelligente di ammettere che non sai cosa succederà.

C’è di più.

Quando scelgono su cosa investire, molti perdono tempo a cercare di indovinare cosa accadrà al loro portafoglio se dovessero avere ragione.

Al contrario, un investitore consapevole e prudente si chiede cosa accadrebbe al suo portafoglio se con le sue decisioni avesse torto.

La diversificazione è quella parte del processo di investimento in cui rispondi alla domanda: “E se avessi torto?”

Quando investi, diversificare significa mettersi nelle condizioni di non cadere in rovina

È una sorta di paranoia che ti tiene lontano dai guai.

La stessa che ti raccontavo nella differenza tra diventare ricchi e rimanerlo.

I livelli della diversificazione degli investimenti

Puoi diversificare i tuoi asset su tre livelli:

  • Livello 1: diversificazione del tuo patrimonio complessivo
  • Livello 2: diversificazione delle asset class dei tuoi investimenti (che sono una frazione del tuo patrimonio)
  • Livello 3: diversificazione del sottostante all’interno delle stesse asset class

 

Vediamoli.

Livello 1 - La diversificazione del tuo patrimonio netto

Il primo livello di diversificazione riguarda il tuo patrimonio netto.

Risponde alla domanda: come è composta la mia ricchezza?

Ogni singolo euro che possiedi ricade infatti in uno dei “contenitori” qui sotto:

diversificazione del patrimonio

Come calcoli il tuo patrimonio netto?

Devi calcolare prima i tuoi attivi, e poi i passivi.

Per gli attivi, puoi usare una semplice tabella come questa sotto:

Mentre per i passivi, usa questa:

Grazie a queste due tabelle puoi capire in quali e quanti asset è diversificata la tua ricchezza complessiva a livello macro.

È un po’ come fare la “fotografia dal satellite” della tua situazione economica: dove sono i tuoi soldi?

Puoi creare queste tabelle in excel con facilità.

Oppure le trovi già fatte nella mia guida qui sotto, Il Metodo Re di Denari:

Per esempio, supponiamo che tu abbia un patrimonio complessivo di 400.000 euro e case di proprietà del valore di 200.000 euro.

Vuoi tenere 50.000 euro cash, come sicurezza.

Ti chiedi cosa fare degli altri 150.000.

Vuoi usare questi soldi per comprare un’altra casa, da affittare.

È una mossa giusta o sbagliata?

Dipende.

In questo caso avresti quasi il 90% della tua ricchezza netta in immobili.

Questa mossa concentra il patrimonio ed è rischiosa, ma non è per forza un errore. Nella scelta degli investimenti le preferenze e le competenze personali contano.

Se però ti mancano questi due elementi, una mossa del genere potrebbe essere pericolosa, perchè ti espone a una singola asset class con molto denaro e poca diversificazione.

In questo caso, un portafoglio titoli ben diversificato e orientato al lungo periodo potrebbe essere una scelta migliore.

Introdurresti infatti un elemento di diversificazione del tuo patrimonio a livello macro.

Fare la fotografia del proprio stato patrimoniale è il primo passo da cui partire quando ti chiedi come diversificare i tuoi investimenti.

Livello 2 - Diversificazione di portafoglio

Entriamo ora nel merito della diversificazione di portafoglio.

Tralasceremo i fondi pensionistici, in cui la diversificazione (se c’è) è fatta da altri – a te spetta il compito di scegliere un fondo efficiente, ben diversificato e che rispecchi il tuo profilo di rischio.

Parliamo quindi delle scelte attive di cosa includere e cosa no nel tuo personale portafoglio di investimenti.

Sei qui:

Rispetto al livello 1, siamo ora scesi a un livello più micro. 

Ti chiedi cioè come diversificare quella porzione di patrimonio che stai destinando al portafoglio di investimenti.

A livello operativo, la diversificazione di portafoglio si concretizza nelle tue scelte di asset allocation strategica.

L’asset allocation determina infatti per il 90% le performance del tuo portafoglio.

Grazie alle scelte di asset allocation, potrai diversificare i tuoi investimenti tra diverse asset class.

Vediamo un esempio.

esempio di portafoglio diversificato

Esempio di portafoglio diversificato

Un portafoglio ben diversificato per asset class dovrebbe comprendere almeno una quota di azionario e una di obbligazionario.

Questo è quello che dice la teoria e anche il buonsenso.

Gli investitori infatti possono ridurre il rischio di portafoglio combinando asset class che non sono perfettamente correlate tra loro. Questo perchè quando la correlazione tra due asset class è bassa o meglio ancora negativa, allora l’investitore ottiene maggior beneficio in termini di rapporto rischio/rendimento.

Correlazione negativa significa, in parole semplici, che quando un asset sale di prezzo l’altro scende, e viceversa. Ciò porta stabilità nei rendimenti all’interno del portafoglio di investimenti, riducendone il rischio complessivo.

Storicamente, azioni e obbligazioni hanno mostrato correlazione debolmente positiva (<0,5) o anche negativa, come in questi ultimi 20 anni circa (2022 a parte).

Qui sotto il grafico rolling a 5 anni sulla correlazione azioni-obbligazioni negli USA:

La ricerca di asset con correlazione negativa è dunque un’ottima strategia per diversificare il portafoglio in modo efficace.

Il classico portafoglio bilanciato 60% azionario e 40% obbligazionario, spesso visto come portafoglio di riferimento per un investitore passivo, è un esempio di portafoglio che cerca di offrire un rendimento aggiustato per il rischio migliore di un portafoglio 100% azionario. 

Quindi è sempre sbagliato avere un’ asset allocation 100% azionaria o 100% obbligazionaria?

No.

Infatti, questa scelta dipende soprattutto:

  • dal tuo obiettivo
  • dalla tua propensione al rischio 
  • e dall’orizzonte temporale che hai

 

Non entreremo nel merito di questa scelta, che dipende da moltissimi fattori, anche personali.

Continuiamo a vedere i benefici della diversificazione di portafoglio.

I benefici della diversificazione di portafoglio

Sebbene i ritorni sull’asset class obbligazionaria siano tipicamente più bassi di quelli offerti dalla classe azionaria su lunghi periodi, il beneficio di diversificazione offerto dalle obbligazioni giustifica il loro inserimento in un portafoglio di lungo periodo.

Nel grafico qui sotto ti mostro i rendimenti di un portafoglio 60% azioni – 40% obbligazioni dal 1950 ad oggi:

Come puoi vedere, in molti casi in cui una delle due asset class ha registrato un rendimento negativo, l’altra asset class ha smorzato il colpo muovendosi in direzione contraria.

È proprio l’effetto della correlazione negativa di cui ti parlavo.

Per esempio, nel triennio 2000-2003 la presenza di obbligazioni in portafoglio ha controbilanciato almeno in parte la caduta dell’azionario (riquadro in blu).

Lo stesso è accaduto nel 1956-1957, nel 1960, nel 1962, nel 1970, nel 1980 e in misura molto più contenuta anche nel 2008.

Ma come sempre in finanza, anche le correlazioni tra asset class sono variabili e guidate in qualche modo dall’incertezza. 

Come controesempio, nel 2022 appena trascorso abbiamo avuto una forte correlazione positiva tra azionario e obbligazionario, che ha spinto nel baratro anche i portafogli bilanciati.

Era mai successo in passato?

Si.

Una situazione simile si era già verificata nel 1969 e nel 1974, frecce in rosso.

I portafogli diversificati accorciano i tempi di recupero

Oltre alla riduzione della volatilità totale, di cui abbiamo accennato prima, i portafogli diversificati hanno offerto finora anche un altro beneficio: l’accorciamento dei tempi di recupero dopo un drawdown.

Nel grafico qui sotto puoi vederne l’effetto:

La colonna in grigio è un classico portafoglio 50% azionario e 50% obbligazionario.

Dati dal 1950 a fine 2022.

Come si vede, il portafoglio bilanciato è meno volatile sia di un portafoglio 100% azionario che anche di un 100% obbligazionario, offrendo stabilità.

Finora, nessun periodo rolling a 5 anni ha mai mostrato, per un portafoglio così costruito, un rendimento negativo.

Questo è l’effetto della capacità di un portafoglio diversificato di riprendersi dopo un ribasso di mercato, almeno finora.

Livello 3 - Diversificare all’interno delle singole asset class

Come puoi immaginare, la diversificazione offre notevoli vantaggi anche all’interno della stessa asset class.

Siamo qui:

Per esempio, se vuoi costruire un portafoglio diversificato 60/40 ma utilizzi solo azioni e obbligazioni italiane, non otterrai moltissimi vantaggi.

Il mercato azionario italiano è piccolo, ed è dominato da pochi colossi del settore bancario ed energetico.

Lato obbligazioni, esporsi ai soli titoli governativi e corporate italiani può essere pericoloso.

Come investitore, otterrai molti più benefici se ti esponi ad asset class globali, e lo fai tramite ETF che incorporano centinaia o migliaia di titoli sparsi per il mondo.

In questo modo, l’ETF elimina per te il rischio specifico dato dall’esposizione a singoli titoli o singoli Paesi su quella determinata asset class.

Usando ETF, accetterai così solo il rischio sistematico, cioè il rischio ineliminabile di mercato. Il tuo investimento produrrà dunque le stesse performance del mercato nel suo complesso.

Per produrre portafogli diversificati, potrai combinare diversi rischi sistematici all’interno del tuo investimento, comprando le asset class come mercati interi, e raggiungere così un rischio complessivo coerente con il tuo profilo di rischio.

Leggi:

In azione

Nessuno tornerà dal futuro per dirti come andranno le cose. 

Nessun Philip ti suggerirà le scommesse vincenti.

Per questo motivo, scommettere sugli esiti delle tue scelte di allocazione generale della ricchezza e sui risultati dei mercati finanziari può essere molto pericoloso.

La diversificazione è una risposta efficace al problema e ti tiene lontano dai guai.

Puoi operare la diversificazione delle tue risorse economiche secondo tre livelli.

A livello di patrimonio, puoi diversificare la tua ricchezza allocando il tuo denaro in diversi contenitori, tra cui anche un portafoglio di investimenti.

All’interno del portafoglio di investimenti, potrai combinare asset class poco correlate tra di loro per migliorare il rapporto rischio/rendimento.

Anche all’interno delle stesse asset class, cerca di evitare le puntate singole e cerca di esporti a mercati generali.

Per oggi ti ho detto tutto.

Tu come diversifichi?

A presto,

Francesco

I benefici della diversificazione di portafoglio

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