Meglio investire in ETF ad accumulazione o distribuzione?
E’ una mossa chiave per la tua strategia di investimento.
Ti hanno detto che gli ETF sono degli strumenti eccezionali per investire.
Ad oggi, sono infatti tra gli strumenti migliori che puoi usare per far crescere il tuo capitale. Soprattutto nel lungo periodo.
È tutto vero.
Ma quando decidi di comprare un ETF, sei davanti a una scelta: prendi un ETF ad accumulo o a distribuzione?
Oggi vediamo passo dopo passo come prendere questa decisione.
ETF ad accumulo o a distribuzione
Se segui questo blog sai già cosa sono gli ETF.
Saltano fuori più o meno in ogni articolo.
Se no, ecco qui due contenuti rapidi:
Gli ETF sono fondi comuni di investimento a replica passiva di un benchmark.
Ti danno la possibilità di posizionarti su un dato indice di mercato.
Può essere un indice geografico/settoriale, azionario/obbligazionario eccetera.
l’ETF è quindi un paniere di titoli. E come tale, eroga dei proventi.
Per esempio, possono essere i dividendi staccati dalle azioni che contiene, se è un ETF azionario.
Oppure le cedole delle obbligazioni, se è un ETF obbligazionario.
In ogni caso, se l’ETF
- reinveste i proventi, si dice che è un ETF ad accumulazione.
- ti mette direttamente in tasca i dividendi/cedole dei titoli, allora è un ETF a distribuzione.
Quando investi, capire quale dei due pescare è fondamentale per la tua strategia.
La partita si gioca infatti sull’utilizzo dei dividendi/cedole.
ETF ad accumulazione: come funzionano
Il reinvestimento dei proventi è un’arma formidabile per generare ricchezza nel lungo periodo.
Il motivo?
Grazie al compounding dei dividendi puoi sfruttare il meccanismo dell’interesse composto.
È quel processo per cui la crescita del tuo capitale diventa esponenziale negli anni. Crei cioè un effetto valanga.
Te ne parlavo qui:
Ho trovato un esempio perfetto per spiegare il potere del compounding dei dividendi.
Prendi l’indice FTSE 100.
È un indice azionario composto dalle 100 società più grandi quotate al London Stock Exchange, la borsa di Londra.
Guarda il grafico qui sotto, che ho estratto da questo articolo di Schroders.com:
In tutto il ventennio 1999-2019, l’indice ha prodotto poco in termini di rendimento Price Return, cioè senza dividendi reinvestiti: solo un +10% circa. È la colonnina blu.
In sostanza, 1.000 sterline investite nel 1999 nell’indice price return sono diventate circa 1.100 dopo 20 anni.
Il rendimento è stato molto basso, quasi nullo.
Ma reinvestendo i dividendi ottieni la colonnina verde: una storia completamente diversa!
In 20 anni lo stesso identico indice, ma con i dividendi reinvestiti, ha prodotto un rendimento del 122%.
Le 1.000 sterline sono così più che raddoppiate.
Questo esempio è super calzante.
Quel 122% di rendimento è dato quasi solo dal reinvestimento dei dividendi. Questo è l’effetto compounding di cui ti parlavo.
Gli ETF ad accumulazione sfruttano questo effetto in automatico.
Tu quindi non devi fare nulla.
L’accumulazione automatica dei proventi tramite fondi ha anche un altro vantaggio: la fiscalità.
Non dovrai pagare le tasse nè sui proventi reinvestiti nè sul capital gain finchè non vendi l’ETF.
Per te è l’ideale: tutti i soldi restano al lavoro per te.
Come selezionare un ETF accumulo
Vai sul sito justetf.com e seleziona la linguetta Ricerca gli ETF:
Nella pagina che si apre, scorri la colonna a sinistra e seleziona la voce Indici di riferimento.
Poi scegli l’indice sul quale vuoi cercare il tuo ETF ad accumulo.
Per esempio, qui sotto ho selezionato l’indice MSCI World:
MSCI World è un indice azionario globale. Include i titoli azionari di 23 Paesi sviluppati in tutto il mondo e ha oltre 1500 componenti.
Costituisce in genere l’ossatura di molti portafogli di lungo periodo.
Fatto questo, scorri verso il basso e schiaccia la linguetta Utilizzo dei profitti.
Scegli quindi Accumulazione:
A questo punto, comparirà l’elenco degli ETF ad accumulo costruiti su questo indice di mercato.
Schiaccia su Dim. del fondo in mln € per ordinare l’elenco degli ETF dal più grande al più piccolo.
Gli ETF che compaiono (4) sono i migliori ETF ad accumulo che replicano l’indice MSCI World:
Per procedere all’acquisto, dovrai utilizzare un broker.
Io utilizzo Degiro per un discorso di basse commissioni.
Qui puoi trovare un articolo pratico su come acquistare un ETF su Degiro:
Non esiste solo Degiro però. Fai la tua ricerca in modo indipendente e non ti fidare solo di me.
ETF a distribuzione
Gli ETF a distribuzione ti erogano le cedole/dividendi direttamente in tasca.
Questo è:
- Un vantaggio, se hai bisogno di integrare il reddito
- Uno svantaggio, se hai bisogno di far crescere il tuo capitale nel tempo
Alcuni ETF hanno una distribuzione trimestrale, come molti ETF REITs.
Altri hanno una distribuzione semestrale, dipende dal prospetto.
Allo stacco della cedola/dividendo succedono tre cose:
- Pagherai le tasse su quei proventi
- Il prezzo dell’ETF scenderà di un valore percentuale pari allo stacco del dividendo/cedola
- Non sfrutterai l’interesse composto, a meno che tu non voglia reinvestire i proventi. È comunque una soluzione antieconomica visto che le tasse le paghi lo stesso.
Per esempio, guarda l’ETF qui sotto:
È il iShares EUR High Yield Corporate Bond UCITS ETF EUR (Dist) ISIN IE00B66F4759, Ticker IHYG.
Si tratta di un ETF che investe nelle obbligazioni societarie:
- denominate in euro
- più grandi e liquide
- e con un rating sub-investment grade
Vedi quei salti di prezzo che ho evidenziato?
E’ lo stacco semestrale della cedola. Quando succede, questo ETF vede una diminuzione del prezzo % di pari importo.
Questo è del tutto normale.
Non stai perdendo soldi: il prezzo scende perchè è fisicamente uscito denaro dal fondo.
Sta venendo dritto nelle tue tasche.
Come selezionare un ETF a distribuzione
Seguiamo gli stessi passaggi su JustETF del caso precedente.
Andiamo quindi a selezionare un ETF a distribuzione costruito sull’indice MSCI World, lo stesso di prima.
Ecco come fare:
- Seleziona l’indice MSCI World dal menu a tendina sulla sinistra
- Schiaccia su Distribuzione nella linguetta Utilizzo dei profitti, appena più in basso
- Ordina gli ETF dal più grande al più piccolo, schiacciando su Dim. del fondo in mln €
- Comparirà un elenco di ETF costruito su quell’indice
- Valuta i costi, la modalità di replica e scegli quello più vantaggioso per te
Ecco un’immagine:
ETF a distribuzione: alcune regole pratiche
Gli ETF a distribuzione sono ottimi se hai bisogno di integrare il reddito.
Su Borsa Italiana ci sono addirittura 397 ETF a distribuzione disponibili.
È chiaro che perchè tutto ciò abbia un senso devi:
- disporre di molto capitale
- e/o investire in micro-classi di investimento che staccano cedole elevate
Ti faccio un esempio.
Hai deciso di utilizzare un ETF azionario a distribuzione sull’indice MSCI World, come quello visto poco fa.
Il dividendo medio staccato da un indice così globale è attorno al 2% annuo.
Se hai 1.000 euro investiti, il tuo dividendo è quindi di 20 € ogni anno. Che diventano 14,8 € al netto delle tasse.
Ne vale davvero la pena?
Capisci che per avere un buon reddito da dividendo, il capitale investito deve essere molto ampio.
In questo caso, con 500.000 € investiti avresti 10.000 € annui lordi di dividendo, che diventano 7.400 € dopo le tasse.
Siccome un capitale di 500.000 € investito in un solo indice azionario non è alla portata di tutti, molti investitori preferiscono indici che staccano dividendi più elevati, come le classi High Dividend.
In questo modo, il flusso di dividendi si alza in modo significativo.
La scelta diventa quindi più specializzata, devi approfondire le tue conoscenze.
Talvolta ci sono dei rischi aggiuntivi da considerare.
Lo stesso accade nel mondo delle obbligazioni.
Troverai cedole più elevate su obbligazioni:
- A lunga scadenza
- E con un rating più basso
Dovrai quindi assumerti molto più rischio.
Ti consiglio quindi di non investire guardando solo la dimensione della cedola o dividendo.
Ogni scelta che farai avrà una conseguenza in termini di rischio intrapreso.
Valuta bene se e come inserire queste micro-asset class all’interno del tuo portafoglio.
In azione
In questo articolo abbiamo visto le differenze tra gli ETF ad accumulazione e quelli a distribuzione.
Ti ho anche mostrato come selezionarne uno in base all’indice di mercato su cui vuoi posizionarti.
In linea di principio, se ti trovi in una fase di costruzione di patrimonio dovrai andare sugli ETF ad accumulo.
Se il tuo obiettivo è invece quello di ottenere delle rendite passive, gli ETF a distribuzione faranno al caso tuo.
Per sfruttare al meglio l’effetto distributivo, considera che serve molto capitale e/o l’investimento in micro asset class che possono essere più rischiose.
Spero di essere stato d’aiuto per le tue scelte.
Ah.
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Potrà aiutarti nelle scelte di risparmio. È lo stesso che uso io:
Ciao!
Francesco
4 risposte
Ciao,
farai prima o poi un post per spiegare come pagare le tasse sui propri investimenti?
Grazie
Ciao Fiornatonio,
grazie del tuo commento. Bello spunto, me lo segno!
Ciao Francesco, io ho appena investito una discreta somma sui btp valore a 5 anni, il mio obiettivo è di avere delle cedole che mi garantiscano una discreta rendita, poi mi sono imbattuto su questo articolo e ho visto che gli Etf a distribuzione sono anch’essi un prodotto molto allettante, però parlavi di rendite annue medie del 2%… meh. Quelli con rendimenti più elevati del 4% sono così rischiosi? Grazie ottimo sito
Ciao Marco, si tratta di due investimenti completamente diversi. Gli ETF a distribuzione a cui ho fatto riferimento nell’articolo sono ETF costruiti su indici azionari globali, che nel 2023 hanno staccato un dividendo di circa 1,80%. Il BTP Valore è invece una singola emissione obbligazionaria governativa, che stacca cedole prefissate e ha una scadenza. Al di là dell’importo del dividendo/cedola, i due investimenti sono profondamente diversi, sia nella struttura che nel rapporto rischio/rendimento.