Come userai i soldi nel 2022?
L’anno nuovo è iniziato! Hai già qualche proposito?
Quasi tutti gli obiettivi che ti dai sono legati ai soldi.
Alcuni si raggiungono più o meno in fretta, tipo risparmiare per una vacanza extra.
Altri invece richiedono un po’ di conoscenza e disciplina. Come costruirsi una pensione integrativa.
Ah.
La pensione integrativa è una buona arma (non l’unica) se non vuoi lavorare fino a un’età senza senso.
L’Italia infatti ha un problema con le pensioni. Te ne ho parlato in questo articolo.
Se non hai ancora un piano pensione, ti consiglio di informarti sulle soluzioni possibili.
Ma prima di precipitarti da un consulente, finisci questo articolo.
Voglio darti degli spunti per gestire al meglio i tuoi soldi.
Così potrò aiutarti a raggiungere gli scopi che ti sei dato per quest’anno.
Cominciamo.
Consiglio n°1: nel 2022 spendi meno soldi di quanti ne guadagni
Una storia per cominciare il 2022
Tanti pensano che per diventare ricchi devi guadagnare un pacco di soldi.
È vero, ma solo in parte. E in ogni caso, la ricchezza non riguarda solo il denaro.
Senti questa storia.
Antoine Walker è stato una stella dei Boston Celtics. Giocava in NBA ai massimi livelli.
Nel 2008 si avviava verso la fine di una carriera da sogno.
Aveva più di 110 milioni di dollari di patrimonio. Comprava auto di lusso e case fuori di testa.
E gli piaceva anche il gioco d’azzardo.
È finito in bancarotta.
Quando? Sempre nel 2008.
Cioè in un anno ha perso 110 milioni di dollari. Tutto quello che aveva.
Guadagnava moltissimo, ma era a un passo dalla rovina. Non appena ha smesso di fare soldi è finito sul lastrico in qualche mese.
Perché?
Perché non rispettava un principio semplice della ricchezza:
SPENDERE MENO DI QUELLO CHE GUADAGNI.
Noi
Ok, sembra banale.
Torniamo alla nostra vita di tutti i giorni.
Tu non guadagni come Walker e nemmeno io, se no non staremmo qua io a scrivere e tu a leggere.
Ti faccio un ragionamento con cifre più normali.
Supponiamo che guadagni 25.000 € puliti ogni anno.
Se a inizio 2021:
- avevi 30.000 € di patrimonio complessivo
- e alla fine dell’anno ti ritrovi con 33.000 €
- allora vuol dire che hai speso meno di quanto hai guadagnato.
Bene!
Ti faccio qualche domanda.
Quanto hai speso in ristoranti?
E quanto in abbigliamento?
Quanto ha inciso la spesa del supermercato?
Se non sai rispondere, allora potrebbe essere un caso che tu abbia 33.000 €.
Anche se sei un tipo attento, senza un effettivo controllo sulle spese non hai bene idea di dove finiscono i tuoi soldi.
E gli imprevisti possono sempre metterti in difficoltà.
Oppure non ti preoccupi più di tanto e come va va.
In entrambi i casi avresti potuto finire anche con 27.000 €, cioè 3.000 € in meno anziché in più.
In questo scenario hai speso più di quanto hai incassato.
A questo punto ti faccio un’altra domanda.
Che succede se per caso, nel 2022:
- perdi il lavoro
- un cliente importante non ti paga
- o hai davanti una spesa grossa, come un cambio di auto o una ristrutturazione?
Risposta: potresti finire come Walker.
La tua spesa annua è già più elevata del tuo patrimonio. Se si aggiunge un imprevisto di un certo calibro, puoi ritrovarti in difficoltà.
Ognuno di noi è una piccola azienda. E nessuna azienda sta in piedi senza gestire bene le spese.
Può essere importante perfino più dei guadagni.
Il concetto che ti deve rimanere è questo.
Se spendi meno di quello che guadagni:
- sei a posto nel presente. Hai la tranquillità nel gestire il quotidiano.
- non sacrifichi il tuo futuro. Il risparmio ti aiuterà domani.
Consiglio n°2: nel 2022 controlla i soldi che spendi
Spendere meno di quanto guadagni è facile, ma solo a parole.
Per farlo, devi sapere da dove entrano e soprattutto dove vanno i soldi quando escono.
Le entrate sono facili. Te le ricordi a memoria.
Ma le uscite?
Se non hai un’app come MoneyPro per la gestione delle tue finanze, puoi fare così:
- ti prendi un’ora libera
- apri il conto della tua banca online
- scarichi il report con tutte le spese del 2021
Le banche più moderne categorizzano già le spese. Così quando ti guardi il report vedi subito la loro suddivisione per tipologia.
Alla fine sarai in grado di stabilire dove vanno i tuoi soldi.
Vedrai quanto hai speso in supermercati, ristoranti, abbigliamento, vacanze, bollette eccetera.
Non è questione di giudicare, ma solo di essere consapevoli.
Dopo che hai guardato il tuo report puoi fare questi ragionamenti:
- tagli le spese inutili. Senza pietà.
- cerchi alternative meno costose e di pari qualità delle cose che già compri
- oppure sei a posto così. Non è detto che ti devi scannare.
Se vuoi risparmiare di più, un suggerimento: procedi per piccoli passi.
I piani di dominazione del mondo in generale non funzionano. Allo stesso modo, dire “taglio il 15% di tutte le mie spese” può risultare inutile e frustrante.
Molto più facile tagliuzzare qua e là le spese superflue. O controllarsi un po’ di più quando si fa shopping.
Datti un obiettivo realistico.
Se spendi 20.000 € all’anno, ipotizza di tagliare “solo” il 5%. Sono 1.000 €.
È una cifra simbolica già degna di nota.
Se analizzi le spese, questa cifra potrebbe saltarti fuori senza troppi sforzi.
Consiglio n°3: sviluppa una nuova competenza
Sviluppare nuove competenze può portarti grandi vantaggi, soprattutto se vengono da una passione: ti verrà facile.
Usa il tempo libero. Stimola il tuo cervello a imparare cose nuove che ti piacciono.
Acquisire competenze in un ambito che preferisci (lavorativo e non) ti porterà presto a un livello superiore rispetto alla media.
Entra in contatto con altri esperti del tuo settore. Con il passare del tempo potrai diventare a tua volta un riferimento nella tua nicchia.
Aiuta gli altri a risolvere gli stessi problemi che hai affrontato tu. La gente comincerà a capire e apprezzerà la tua autorevolezza.
E poi?
Poi:
- potrai vendere le tue nuove competenze
- ti sentirai molto grato di riuscire a dare una mano
- sarai estremamente soddisfatto quando gli altri ti dicono “grazie a te ho risolto il mio problema”
Morale: migliori la qualità della tua vita e la rendi più ricca.
Consiglio n°4: nel 2022 comincia a investire i tuoi soldi
Anche se non sai nulla di nulla di investimenti, te lo giuro: puoi imparare anche tu.
Non ho studiato economia all’università. Sono un ingegnere meccanico. L’unico esame di economia che avevo l’ho scambiato per altri crediti liberi.
Al tempo non sapevo che invece mi piace molto la finanza.
Avevo l’idea che fosse una cosa troppo difficile e lontana. Così l’ho scartata.
Perché il problema è questo. La finanza viene resa complicata e proposta in modo noioso.
Anche nelle cose più semplici.
Ecco perché quando da fuori uno si avvicina crede che sia incomprensibile.
E in effetti per certi versi lo è, ma tu non sei Mario Draghi e non devi gestire una Banca Centrale o uno Stato.
Per quello che riguarda la gestione delle finanze personali e degli investimenti, basta qualche buon libro.
Te ne lascio qualcuno:
- Soldi, domina il gioco – Tony Robbins
- Il piccolo libro dell’investimento – J.C. Bogle
- A spasso per Wall Street – B. Malkiel
- Unconventional Success – David F. Swensen
Sono libri divulgativi. Te li ho messi in ordine di lettura. Leggi Swensen per ultimo, è il più impegnativo dei tre (oltre ad essere in lingu originale).
Con questa breve sequenza ti ritroverai con delle ottime conoscenze di base sulla gestione del denaro e sugli investimenti.
Scoprirai l’importanza di investire per il tuo io di domani, e magari vorrai cominciare anche tu .
Consiglio n°5: pensa al tuo futuro (più o meno) lontano
Torniamo al tema pensione.
Chi ha davanti a sé almeno 20 anni di lavoro prima della pensione avrà questo problema:
- andrà in pensione sempre più tardi
- avrà un assegno INPS sempre più scarso
In Italia le pensioni non sono sostenibili. Devi pensarci tu.
Nell’articolo di cui ti parlavo all’inizio già trovi delle informazioni che possono aiutarti.
In questa sezione voglio invece darti degli spunti sui fondi pensione di categoria.
Sono detti anche chiusi o negoziali. Fa lo stesso.
Sono riservati soprattutto ai lavoratori dipendenti.
Un fondo di categoria:
- ti costa molto poco
- investe anche il tuo TFR
- è specifico per ogni settore
- non è un prodotto bancario
- è legato al contratto collettivo del lavoro
- obbliga il datore di lavoro a versare per te una quota aggiuntiva se anche tu lo fai
In un fondo di categoria finiscono:
- il tuo TFR
- le tue quote volontarie
- le quote aggiuntive del datore di lavoro
Tanti sottostimano il contributo del datore di lavoro.
A seconda del tipo di accordo, il suo versamento varia. Può arrivare anche al 2% del tuo stipendio lordo.
Quanto conta questo aiuto?
Guarda che succede
Ti spiego l’impatto.
Sei un dipendente in un’azienda metalmeccanica. Il fondo chiuso di riferimento è il COMETA.
Immagina di versarci dentro ogni anno:
- il tuo TFR: è il 6,91% del tuo stipendio lordo (è circa una mensilità)
- un contributo volontario (di tasca tua) del 2% del tuo stipendio lordo
- il contributo del datore di lavoro (di tasca sua) previsto dall’accordo: il 2% del tuo lordo (per altri fondi può essere 1,55%, oppure 1% eccetera).
Se il tuo lordo è di 35.000 € annui:
- Tua quota TFR: 2.418,5 €
- Tuo contributo: 700 €
- Contributo datore di lavoro: 700 €
Tutti e tre insieme hanno un’etichetta con scritto il tuo nome e vengono investiti.
Il punto è che i 700 € del datore di lavoro rappresentano un guadagno del 22,44% per te!
È come se fosse un rendimento:
- tu metti TFR + il tuo 2%: totale 3.118,5 €
- il datore aggiunge per te il suo 2%: 700 €, che è proprio il 22,44% di 3.118,5 €
- morale: ti ritrovi 3.818,5 € nel tuo fondo COMETA
Il tutto ora viene investito secondo il profilo di rischio che scegli. E vanno avanti a maturare ancora.
Se ci pensi, quali altri investimenti ti offrono un vantaggio così? L’aiuto del datore di lavoro pesa molto già alla partenza!
Approfondisci il tema dei fondi pensione. Compresi gli svantaggi, non è tutto oro quello che luccica.
In ogni caso ricorda: non è più responsabilità solo dello Stato. Anche le tue scelte contano.
Ti lascio un link di riferimento per trovare altre informazioni.
In azione
Questi 5 semplici consigli ti aiutano a sviluppare consapevolezza e maturità verso il denaro.
Sta a te trovare la tua dimensione e stabilire un rapporto sano.
Usa i soldi per raggiungere i tuoi obiettivi personali.
Lega loro alla vita, non il contrario.
Un abbraccio,
Francesco