I mercati finanziari sono sui massimi.
Gli indici azionari continuano a macinare record su record.
Lo S&P 500 ha toccato quota 6.000 punti, e dai minimi di fine 2022 è cresciuto di oltre il 60%:
Bitcoin ha sfondato i 90.000 dollari, registrando un +400% dai minimi di fine 2022:
L’oro ha superato i 2.700 dollari/oncia a fine ottobre 2024, staccando un +65% dai valori di fine 2022:
Anche molti asset obbligazionari stanno salendo, sebbene molti fondi obbligazionari siano ancora in perdita.
Tanti investitori, quindi, non possono che essere soddisfatti. Ma è così per tutti?
Oggi vediamo il punto di vista di diversi investitori ed esploriamo le varie opzioni di ciascuno di loro.
Conviene investire ora? Cosa si dovrebbe fare?
La frustrazione di chi è rimasto fuori
Per chi non è investito in azionario e oro, osservare questi mercati raggiungere nuovi massimi può essere scoraggiante.
Chi si trova in questa situazione affronta un problema complesso, soprattutto emotivo. Da un lato, è tentato di disinvestire il resto ed entrare ora in questi mercati, per non perdere ulteriori rialzi. Dall’altro, teme il peggio, e cioè che la corsa sia finita, il mercato rovesci, e il suo investimento inizi subito con una perdita. Dal punto di vista psicologico, il secondo esito è di gran lunga il peggiore.
Questo tipo di investitore troverebbe maggior vantaggio nel non fare nulla adesso, e riflettere a fondo prima di agire. Potrebbe invece iniziare a porsi delle domande a monte (come tutti, in verità), del tipo:
Quali sono i motivi per i quali il mio portafoglio è composto così come è composto?
Quali tipi di bisogni di vita avrebbe dovuto soddisfare il mio portafoglio, motivo per cui è allocato in questa maniera e proporzione?
Perchè ho preferito non investire nel mercato azionario?
Se l’investitore non ha risposta a queste domande, semplicemente non ha idea di cosa sta facendo e non è educato agli investimenti. Potrebbe partire proprio da qui.
La paura di chi inizia ora
Chi inizia ora ad investire può trovarsi in un mix emotivo di impazienza e paura al tempo stesso.
Questo tipo di investitore si trova in una situazione simile al precedente, con la differenza che la frustrazione per essere rimasto fuori è sostituita da un miscuglio di ansia di iniziare e timore di perdere denaro.
La faccenda diventa più spinosa per gli investitori patrimonializzati, che puntano da un lato a non perdere il proprio patrimonio, e dall’altro a difendersi dall’inflazione.
Questo tipo di investitore è potenzialmente ipersensibile a frasi del tipo “non perdere l’occasione, investi adesso” oppure “i tuoi soldi non stanno rendendo, non lasciarteli mangiare da inflazione e costi”.
Un soggetto di questo tipo dovrebbe evitare di preoccuparsi eccessivamente. Per prima cosa, potrebbe smettere di ascoltare chi lo incita ad investire tutto e subito, e applicare invece una semplice ed efficace regola pratica: se qualcuno ti propone un investimento e ti sprona a sottoscriverlo, probabilmente lo fa nel suo interesse, non nel tuo.
Questa categoria di investitori trarrà quindi maggior beneficio da un esercizio di pazienza: aspettare una futura correzione, che avverrà al 100%. Ogni anno, anche nei migliori, i mercati offrono sempre delle occasioni. Sono i pallini rossi dell’immagine sotto:
Inoltre, un investitore in questa situazione potrebbe anche iniziare ad applicare la semplice strategia di investire in maniera ricorrente, e fare un PAC a rate costanti, o un PAC Value Averaging, ed entrare gradualmente nel mercato.
Gli investitori più patrimonializzati potrebbero trovare il miglior approccio seguendo una strategia che mischia investimenti a basso rischio con un ingresso cadenzato nei mercati rischiosi.
La situazione di chi ha investito in prodotti inefficienti
Un terzo tipo di investitore potrebbe aver investito in azionario ed oro, ma i rendimenti che ha ottenuto sono inferiori a quelli generati dal mercato. È la stessa situazione che aveva Andrea, quando ho analizzato il suo portafoglio.
Questo investitore può ottenere questa informazione confrontando i rendimenti di un ETF con quelli del suo investimento, a parità di indice.
Per esempio, se ha investito in un fondo esposto al mercato azionario mondiale, il suo investimento dovrebbe aver prodotto circa il 30% negli ultimi 3 anni, che è stato il rendimento di un qualunque ETF azionario con indice All Country World. Se il rendimento è stato inferiore, c’è un potenziale problema di inefficienza del fondo.
Per esempio, il fondo Fidelity Focus Equity FAM Fund, molto proposto in Italia, negli ultimi 3 anni ha raccolto poco più della metà di un ETF paritetico (+18% vs + 30%):
In questo caso, l’investitore può risolvere il suo problema in due modi.
Il primo è attraverso l’educazione, ovvero imparando a investire in prodotti efficienti anziché in quelli inefficienti.
Il secondo è quello di preferire la consulenza autonoma rispetto alla consulenza tradizionale, dal momento che eliminerebbe il conflitto di interessi alla base del rapporto cliente-consulente.
Ribilanciare il portafoglio
Una strategia efficace per gestire gli investimenti nei mercati ai massimi è quello di ribilanciare del portafoglio.
Si tratta di una strategia chiave per mantenere l’allocazione degli asset in linea con gli obiettivi di investimento e il profilo di rischio di un investitore.
Se alcune parti del portafoglio hanno sovraperformato e ora rappresentano una percentuale troppo alta del totale, potrebbe essere il momento di vendere parte di quegli investimenti e reinvestire in asset meno rischiosi o sotto-performanti.
Questo aiuterà a mantenere una distribuzione equilibrata e a ridurre il rischio complessivo.
Mantenere la calma e pensare a lungo termine
Investire con successo richiede pazienza e disciplina.
Come scrivevo in merito agli spunti di investimento in seguito all’elezione di Trump, anche se i mercati raggiungono nuovi massimi, è importante mantenere una prospettiva a lungo termine. Le fluttuazioni di breve periodo sono inevitabili, ma la storia ci insegna che i mercati tendono a crescere nel lungo periodo.
È meglio evitare di prendere decisioni impulsive basate sulle emozioni e concentrarsi sugli obiettivi di investimento a lungo termine.
A presto,
Francesco