Azioni: cosa sono e come funzionano

Indice

Cosa sono le azioni?

Investirci è considerato rischioso. Hai sentito storie di gente che si è fatta male ed è saltata per aria.

Questo succede quando:

  • Non sai cosa stai facendo
  • Non sai le regole del gioco
  • Oppure non hai una strategia chiara
 

In questo articolo vedremo tutti questi punti.

Ti spiegherò cosa sono le azioni. Così avrai un quadro chiaro di come funzionano.

Capirai perché il loro valore sale e scende. E cosa devi sapere se ci vuoi investire.

Azioni: cosa sono

All’inizio, Amazon era piccola. Se la filavano in pochi. Quando il business ha cominciato a crescere, ha deciso di espandersi.

Dove ha trovato le risorse?

Dagli investitori. L’opportunità di un enorme guadagno sul lungo periodo ha attirato capitali.

Immagina una torta tutta intera. È la proprietà di Amazon, tutta di Jeff Bezos.

Ora tagliala in tante fettine. Ogni fettina è un pezzo di proprietà. Si chiama quota.

Amazon ha ceduto alcune delle sue fettine in cambio di soldi. Poi li ha usati per l’espansione dei suoi business.

Chi ha comprato quelle fettine si chiama azionista. Così ora ha in mano dei pezzettini di Amazon insieme a zio Jeff.

L’azionista condivide la proprietà dell’azienda, cioè il suo capitale sociale.

Quindi si prende una parte dei suoi guadagni.

Azionisti: chi sono?

Chi può essere azionista di un’azienda?

  • lo stato
  • altre aziende
  • fondi privati (hedge fund)
  • fondi comuni (es. gli ETF)
  • banche e assicurazioni
  • tu
 

Se compri le azioni di una società, la stai finanziando.

Ma non confonderti: lei non è in debito con te. Ti stai assumendo il rischio imprenditoriale tanto quanto il fondatore.

Questo punto è fondamentale. Vuoi comprare azioni? Ti assumi il rischio di impresa.

In questo modo, in base a quanto hai versato, hai diritto a ricevere una parte dei guadagni che l’azienda distribuisce. Sono i dividendi.

 

Dividendi = parte dei guadagni che l’azienda distribuisce ai suoi azionisti

 

Esempio:

  • hai comprato il 20% di un’azienda
  • l’azienda produce 200.000 € di profitti
  • di questi, ne distribuisce 100.000 € (dividendi) ai suoi azionisti
  • hai diritto a 20.000 € di quei dividendi
 

La distribuzione dei profitti non è regolare. È decisa dall’assemblea dei soci, che possono anche scegliere di reinvestire gli utili.

Tipi di azionisti

Gli azionisti non sono tutti uguali.

In base al tipo di azione che compri puoi essere:

  • azionista ordinario
  • azionista privilegiato
 

Torniamo al 20% che hai comprato prima.

Se sei azionista ordinario:

  • ti becchi il 20% degli utili distribuiti
  • hai diritto di voto nell’assemblea dei soci (il tuo voto peserà per il 20%)
 

Se sei azionista privilegiato:

  • ti becchi il 20% degli utili distribuiti
  • non voti all’assemblea dei soci
  • hai la precedenza sugli azionisti ordinari quando l’azienda distribuisce gli utili o viene liquidata
 

Come azionista (di qualunque tipo) hai infine altri diritti:

  • puoi vendere le azioni
  • puoi acquistare azioni di nuova emissione
  • se l’azienda fallisce, se le rimane qualcosa dopo che ha pagato banche e creditori, quel qualcosa va a te

Azioni: cosa le fa salire e scendere?

Azioni: rendimento dell'investimento

L’azienda investe i soldi, sviluppa i suoi business e cerca di guadagnare.

Se quest’anno ha prodotto un utile di 100.000 €, l’anno prossimo punterà a 110.000 €.

Se ce la fa, allora distribuirà dividendi via via crescenti.

Quindi il rendimento per te che sei l’azionista sarà dato da:

  • quanti dividendi ti distribuisce l’azienda all’inizio (quando hai comprato le quote)
  • quanto crescono gli utili e i dividendi nel futuro

 

Questi due contributi vengono chiamati rendimento dell’investimento. Sono soldi che derivano direttamente dai risultati di business dell’azienda.

Inoltre, se le cose vanno bene l’azienda si espanderà. Svilupperà nuovi business. E la sua proprietà (tu ne hai un pezzetto) aumenterà di valore. Le tue azioni cresceranno anche per questo.

Morale: se l’azienda crea ricchezza, nel lungo periodo il grano entra in tasca anche a te.

Azioni: rendimento speculativo

Ho sentito che l’azienda in cui hai investito va alla grande. E anche altri l’hanno saputo.

Ora ci aspettiamo tutti che le cose andranno sempre meglio. Vogliamo anche noi avere gli utili che avrai tu, a qualunque costo!

Così cominciamo a fare offerte al rialzo sul mercato.

La voce si sparge. Compaiono gli articoli sui giornali. Insieme a noi si aggiunge un mucchio di altra gente. Tutti vogliono comprare le quote della tua stessa azienda, accecati dalle aspettative.

Fiducia ed euforia. Paura di perdere il treno vincente. Tutto questo alimenta la sete di acquisto.

I prezzi delle azioni esplodono!

Rialzi su rialzi. Non si fermano mai!

E poi….

CRASH!!!!

Crollo totale!

All’improvviso, le azioni sprofondano. Di brutto. Nel giro di poche settimane, perdono decine di punti percentuali.

Chi è entrato alla fine, perde il 30-40-50% in un attimo.

E di nuovo i giornali. Stavolta con cattive notizie. La fiducia si trasforma in panico. E il panico in pochi lo sostengono. Gli ultimi entrati vendono in perdita, e si creano le storie che hai sentito molte volte.

Guarda lo schemino qui sotto.

Queste montagne russe sono soprattutto emotive.

Sono date da avidità e paura. Loro due insieme creano il rendimento speculativo.

Rendimento dell'investimento e speculativo a confronto

Ho fatto questo disegno per riassumerti la faccenda.

  • il fiorellino: è la realtà del business aziendale
  • il P/E: è fatto di paroloni, ma è solo un rapporto. Ti dice quanta aspettativa c’è su quell’azienda. E quanto paghi le sue azioni in base a queste previsioni.

 

Se l’aspettativa è molta, il P/E è alto.

Pensa a Tesla. Il suo P/E come sarà?

https://www.wallstreetitalia.com/tesla-resta-lazione-piu-cara-ma-il-p-e-e-la-meta-rispetto-a-un-anno-fa/

Il P/E di Tesla è molto alto. Ci si aspetta molto da lei. Significa che sta per crollare?

No! Non è detto

Per 17 anni Tesla non ha mai distribuito dividendi agli azionisti. Il 2020 è stato il primo esercizio non in perdita. P/E alto significa che c’è molta fiducia. Se viene rispettata, il prezzo è giustificato.

Non si può sapere ora: il futuro è incerto.

Il fulcro sta tutto qui. Se compri le azioni di un’azienda, stai accettando i suoi rischi specifici, previsioni incluse. Ti sei assunto il rischio d’impresa, ricordi?

Si possono fare delle valutazioni su un’azienda. Puoi stimare il suo reale valore e confrontarlo con il prezzo di mercato. Si chiama analisi fondamentale.

Te la spiego in 3 secondi (non è il contenuto di questo articolo):

  • prendi un bel po’ di dati sull’azienda (bilancio, stato patrimoniale, modello di business eccetera)
  • stimi il suo valore
  • guardi il suo prezzo in borsa
  • decidi se comprare le sue azioni

Un esempio

Stimi che il valore di un’azione sia 100 €. In borsa le sue azioni quotano 70 €. Le compri.

Ci hai azzeccato? Guadagni bene.

Non era come pensavi? Potresti prendere una stangata.

Chi può dirti con certezza se stai scegliendo bene o male? NESSUNO.

I calcoli che fai sono stime. E non sai mai cosa succederà in futuro: le casualità sono dietro l’angolo!

Quello che si è dimostrato vero è:

  • Quanto più il P/E è alto, tanto più il prezzo si basa sulle aspettative future.
  • Quanto più tempo tieni le azioni, tanto più il fiorellino si fa sentire
  • Se compri basandoti sul sentito dire, è facile che prendi una legnata.

Chi conta di più?

Ti faccio vedere una statistica interessante.

Qui sotto trovi un grafico di com’è andata in America negli ultimi 100 anni.

Confronta il rendimento dell’investimento con quello speculativo in tutto questo tempo.

Morale:

  • il mercato azionario americano ha reso una media del 9,5% annuo (apppperò!)
  • il 9% è dato dal fiorellino (quasi tutto!!!)
  • lo 0,5% è dato dal rendimento speculativo (non ha contato sul lungo periodo!)

 

Per come è andata finora, quindi:

  • Sul lungo periodo il grano arriva dai risultati di business delle aziende
  • Sul breve periodo i prezzi cambiano in base all’umore dei mercati e alle aspettative

Azioni: cosa fare per non farsi male

Ora che hai visto cosa fa salire e scendere le azioni, ti do dei consigli per non farti del male.

Stabilisci perchè compri

Perché compri azioni? Che obiettivo hai?

  • Se vuoi tenerle per molto tempo, meglio sposare la filosofia del proprietario. Stai comprando perché credi nel valore che producono le aziende. E nella loro capacità di superare le difficoltà. Ovviamente conta il prezzo a cui acquisti, ma il concetto è che sai facendo una scelta di principio. Sei nell’incertezza: potrà andare male, oppure bene. Ti sei assunto il rischio d’impresa. Il tempo è però dalla tua parte: il tuo risultato di investitore combacerà con il risultato di business delle aziende che hai scelto.

 

  • Se vuoi tenerle per poco tempo, non è sbagliato. Vuoi fare un po’ di soldi, giusto? Va bene, nulla in contrario. Ma preparati con una strategia. Se partecipi a questo gioco, stai in mezzo ad altri speculatori. Si sale e si scende. Vince chi è più informato degli altri. Stabilisci quanto rischiare e studia bene. Ah, non dimenticare: il nemico numero uno sei tu. Anche le tue emozioni giocano contro di te.

Diversifichi?

Non c’è nulla di male nel comprare le azioni di una o poche aziende.

Warren Buffett ha basato la sua fortuna sulla concentrazione.

Se per una certa azienda pensi di:

  • conoscerne a fondo il business
  • saper valutare i suoi competitor
  • comprendere il suo valore intrinseco
  • conoscere i suoi vantaggi competitivi
  • saper stimare i suoi flussi di cassa presenti e futuri
  • avere la capacità di fare analisi fondamentali e di bilancio
  • e in generale padroneggiare i principi del value investing

 

allora potresti essere nelle condizioni di fare stock picking – cioè scegliere i tuoi cavalli su cui puntare e concentrare il rischio.

Se non sei in questa situazione, una regola d’oro per evitare le cantonate da “ho perso tutto” è diversificare.

Come diversificare

Guarda qui sotto.

Ti mostro cosa significa diversificare.

Funziona così:

  • Tutte le azioni delle aziende compongono il mercato azionario. Se crolla il mercato, un po’ tutte crollano. Se sale il mercato, un po’ tutte salgono. Le tue azioni sono come una barchetta in mezzo al mare che va su e giù con la marea. Questo tipo di rischio si chiama rischio sistematico (rischio di mercato). Non puoi eliminarlo.
  • In mezzo al mare, ogni azione si distingue nel bene o nel male. Gli operai dell’azienda in cui hai investito scioperano? L’azienda non vende bene? Le sue azioni perderanno valore. L’azienda invece si sta espandendo? Le sue azioni saliranno di valore. Questi sono fattori propri di ogni società. Quindi questo rischio è specifico.

Se aumenti il numero di azioni in portafoglio, i fattori specifici di ognuna contano meno.

In altre parole, c’è un contro-bilanciamento: se una vende male ce ne sarà un’altra che venderà bene. Se una è in crisi un’altra sarà in espansione. Se una fallisce, non conta poi moltissimo.

Questo è diversificare.

In questo modo, tieni i piedi in molte scarpe.

Diversificare = non cerchi l’ago, compri tutto il pagliaio.

Per diversificare, puoi comprare un fondo che contiene molte azioni.

Gli ETF sono un esempio perfetto.

Puoi approfondire gli ETF qui e qui.

In azione

In questo articolo ti ho mostrato cosa sono e come funzionano le azioni.

hai capito che:

  • le azioni sono quote di aziende
  • chi le detiene condivide il rischio d’impresa, nel bene e nel male
  • sul beve periodo le azioni salgono e scendono in base alle aspettative e alle emozioni
  • sul lungo periodo le azioni riflettono i risultati di business delle aziende
  • le azioni singole sono soggette al rischio specifico dell’impresa. I grandi panieri eliminano questo rischio.

 

Se vuoi investire in azioni senza farti del male:

  • compra ETF che tengono in pancia una barca di azioni sparse per il mondo
  • tienile per molto tempo.

 

Se hai domande commenta qui sotto. Sarò felice di risponderti.

Un abbraccio,

Francesco

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