Rendiconto MiFID: tutto quello che devi sapere

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Il Rendiconto MiFID, o Rendiconto dei costi ex post, è un documento introdotto dalla normativa MiFID (Direttiva sui Mercati degli Strumenti Finanziari) che fornisce agli investitori una panoramica dettagliata e trasparente sui costi e gli oneri associati agli investimenti sostenuti nell’anno precedente. 

Il Rendiconto MiFID è di fondamentale importanza per un investitore.

Ti permette infatti di avere piena consapevolezza dei costi sostenuti sui tuoi investimenti. 

In questo modo, potrai valutare meglio la performance del tuo portafoglio e prendere decisioni più informate per il futuro.

Oggi vediamo:

  • cos’è il Rendiconto MiFID
  • come fare per ottenere il tuo rendiconto MiFID
  • come capire se stai pagando troppo
  • come la consulenza indipendente può ripagarti ogni anno con scelte efficienti

 

Andiamo.

Rendiconto MiFID: uno sconosciuto

In Italia, si parla ancora molto poco di trasparenza dei costi in tema di investimenti.

Il rendiconto MiFID resta tutt’oggi un documento sconosciuto ai più. Sono infatti pochissimi gli investitori consapevoli dei costi che gravano sui loro portafogli finanziari.

In finanza, costi elevati non sono sinonimo di qualità. Al contrario, i costi sono l’unica certezza nel campo degli investimenti, e vale la regola d’oro: 

Meno si spende, più si guadagna.

Ed è proprio così.

Secondo il report annuale Active vs Passive Investing Barometer di Morningstar, anche nel 2023 i fondi che hanno performato meglio in assoluto sono anche i meno costosi, e fra tutti spiccano gli ETF.

In Italia, tuttavia, la maggior parte dei fondi collocati da banche e reti sono tra i più costosi al mondo, e non sono gli ETF.

Lo segnala il report Global Investor Experience, lo studio annuale di Morningstar in cui vengono messi a confronto i costi dei fondi di investimento venduti in oltre 25 Paesi.

L’Italia è al penultimo posto, davanti solo a Taiwan.

I fondi collocati ai risparmiatori dagli intermediari in Italia hanno costi proibitivi:

costi fondi investimento in italia

I costi elevati hanno un impatto devastante per i rendimenti del portafoglio nel lungo periodo, ma consentono a banche e reti di raccogliere ampie commissioni dai risparmiatori.

Questo meccanismo avvantaggia proprio (e solamente) gli intermediari, che si arricchiscono sulle spalle dei risparmiatori italiani.

scadenza rendiconto mifid 30 aprile

Scadenza 30 aprile per il Rendiconto MiFID

A partire dal 2019, la Direttiva MiFID ha imposto agli intermediari un vincolo di trasparenza a vantaggio dei risparmiatori.

Entro il 30 aprile di ogni anno, infatti, le banche (e gli intermediari vari) sono obbligate a presentare ai propri clienti il Rendiconto MiFID.

In questo report, ogni investitore potrà verificare in modo esplicito le spese sostenute sui propri investimenti nel corso dell’anno precedente.

In genere, non viene fatta comunicazione diretta ai clienti. Spesso il documento viene caricato come versione sintetica nell’home banking dei clienti, talvolta in sezioni nascoste e previo utilizzo di PIN e password varie, e sempre senza avviso.

Per ottenere la versione completa, dovrai fare richiesta diretta alla banca (operazione gratuita).

Come puoi intuire, uno dei motivi per cui il rendiconto MiFID resta sconosciuto è proprio la mancanza di comunicazione da parte degli intermediari e la difficoltà artificiosa nel far reperire il documento.

Ma quali informazioni potrai trovare nel rendiconto MiFID?

Ecco le tre voci principali del rendiconto MiFID:

  • Costi totali dovuti alla banca
  • Costi dovuti a soggetti terzi (es. Emittenti di prodotti collocati o distribuiti)
  • Il dettaglio di quanta parte dei costi dovuti ai soggetti terzi viene retrocessa alla banca

 

I costi sostenuti devono essere espressi sia in forma percentuale che assoluta, in relazione alla giacenza media di portafoglio.

Vediamo alcuni esempi.

Esempi report MiFID sintetico

Non esiste un layout comune per presentare il rendiconto MiFID ai clienti. Ogni banca utilizza un proprio modello.

Tuttavia, le informazioni sintetiche ed aggregate relative ai costi sono sempre presenti sotto forma di tabella.

Di seguito ti riporto due immagini fac-simile del rendiconto MiFID nella sua versione sintetica:

Esempio 1 rendiconto mifid
Esempio 2 rendiconto Mifid

Com’è possibile vedere, già in questa versione scaricabile dal tuo home-banking potrai vedere la panoramica dei costi sostenuti sui tuoi investimenti, sia in forma percentuale che assoluta (euro espliciti).

L’impatto dei costi sui rendimenti è fornito in modo esplicito.

Stai pagando tanto?

Come ti anticipavo, i fondi venduti dalle banche italiane sono tra i più cari al mondo.

Questo non è un bene per te, poiché molto denaro viene sottratto dagli investimenti (denaro tuo) per pagare tutti gli attori dell’industria del risparmio gestito.

In questo modo è possibile riconoscere ampie commissioni a chi costruisce e confeziona i prodotti, a chi li vende, a chi si occupa del marketing, ai bonus per i manager, eccetera.

I costi medi dei fondi venduti in Italia sono:

  • Oltre il 2% per i comparti azionari
  • Tra 1,5% e 2% per i comparti bilanciati
  • Tra 1% e 1,5% per i comparti obbligazionari

 

Come ti mostravo nell’articolo Perchè i fondi delle banche non convengono?, questi costi abbattono i rendimenti del portafoglio, e non permettono di sfruttare al massimo il meccanismo dell’interesse composto.

Se sei in una situazione del genere, vediamo cosa puoi fare per risolvere il problema.

La consulenza indipendente ti ripaga ogni anno

A partire dal 2018, in Italia esiste una nuova figura professionale nel campo della consulenza finanziaria, in forma ufficiale e regolamentata.

Sto parlando dei consulenti finanziari indipendenti, detti anche autonomi.

Un consulente finanziario autonomo (CFA) non lavora per alcuna banca o intermediario di sorta. Al contrario, emette una parcella chiara direttamente ai suoi clienti, dai quali viene pagato per il suo giudizio indipendente quando si tratta di investire denaro.

Un consulente indipendente offre quindi consulenza pura in materia di investimenti, totalmente slegata dalla vendita di prodotti.

Infatti, un CFA non vende prodotti di investimento ma, come un avvocato o un medico, viene pagato per il suo giudizio imparziale in base al tempo che dedica ai suoi clienti e alla complessità della loro situazione.

La consulenza indipendente conviene?

La risposta è si. 

Rispetto alla classica consulenza bancaria, la consulenza indipendente permette ai clienti di risparmiare fin da subito migliaia e migliaia di euro di costi di commissioni

Questo è possibile perchè non c’è alcuna filiera commerciale da alimentare, non ci sono commissioni nascoste o retrocessioni di sorta, al contrario di quello che succede presso un normale intermediario.

Con un CFA, un cliente può esplorare tutte le opportunità di investimento sul mercato e utilizzare tutti gli strumenti efficienti a disposizione, come titoli singoli ed ETF, a basso costo, senza limitarsi a una costosa “gamma prodotti” offerta dalla consulenza tradizionale.

Richiedi la tua prima consulenza

Non vedi l’ora di scoprire come rendere i tuoi investimenti più profittevoli?

Scarica il rendiconto MiFID dal tuo home banking, e invialo a info@ilredidenari.it per un primo consulto gratuito con me.

Come CFA (delibera 2410 del 28/02/2024) potrò analizzare insieme a te la tua situazione e esprimerti il mio parere indipendente.

 

A presto,

Francesco

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