La bolla di NVIDIA: i rischi investire oggi nell’intelligenza artificiale

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Uno dei titoli più discussi del momento è senza dubbio NVIDIA.

NVIDIA ricopre oggi il ruolo di uno dei potenziali candidati leader nella rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale, una tecnologia nuova, estremamente dirompente, e che trasformerà la vita delle persone tanto quanto ha fatto internet – probabilmente di più.

Oggi cerchiamo di spiegare le ragioni e le dinamiche che hanno portato NVIDIA ad assumere una posizione di leadership all’interno del mercato tech.

Proveremo anche ad analizzare le sue performance sui mercati finanziari, e cosa si compra davvero quando si acquista un’azione come quella di NVIDIA.

Infine, daremo una risposta alla domanda: conviene comprare oggi le azioni di NVIDIA? Quali sono i rischi?

Cominciamo.

La dinamica “Il vincitore prende tutto”

Negli ultimi 30 anni, l’economia mondiale si è trasformata profondamente.

L’avanzamento inarrestabile della tecnologia e la sua diffusione in moltissimi settori dell’economia ha scatenato una dinamica nuova, quella in cui il vincitore prende tutto.

Un mercato in cui il vincitore prende tutto si riferisce a un’economia in cui i migliori performers sono in grado di catturare quote molto ampie del mercato complessivo, lasciando le briciole ai concorrenti.

Per esempio, prendiamo il campo della pubblicità.

Fino ad alcuni decenni fa, anche i più grandi player del settore (giornali, società radio) controllavano comunque piccole quote del mercato complessivo. Il mercato era in una sorta di equilibrio in cui anche i competitor minori trovavano spazio grazie al business locale che riuscivano a generare.

Oggi, società come Alphabet (Google) e Meta hanno acquisito quote di mercato dominanti del settore della pubblicità online, guidate dalla facile scalabilità e dai vantaggi della rete. La pubblicità fluisce verso le piattaforme con il maggior numero di clienti, tagliando fuori dal business i più piccoli.

Una dinamica simile si è innescata nel mondo del retail, in cui non solo i grossi distributori ma perfino i negozi locali si sono trovati in competizione diretta con Amazon.

Finora, questa dinamica non sembrava aver interessato il campo delle automobili e quello dei microchip.

Negli ultimi anni, tuttavia, la narrativa in questi settori sembra essersi modificata.

I notevoli sviluppi tecnologici nel campo dell’elettrificazione e della guida autonoma sembrano indicare in Tesla il candidato leader in grado di “vincere tutto”.

Allo stesso modo, il progresso tecnologico nel campo dei semiconduttori e dell’IA generativa sembrerebbe indicare NVIDIA come un possibile candidato leader della prossima rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale.

Cerchiamo di comprendere meglio questo scenario.

L’ascesa di NVIDIA

NVIDIA è uno dei maggiori produttori mondiali di GPU (Graphics Processing Unit).

In poche parole, le GPU sono dei chip (hardware) progettati per elaborare grafica in modo efficiente e veloce.

Nello specifico, le GPU di NVIDIA sono particolarmente rinomate per la loro potenza di calcolo e per la loro architettura parallela, che permette di svolgere lavori complessi in parallelo.

Nel corso del 2023, tutti i report trimestrali sugli utili di NVIDIA hanno superato le aspettative, nel momento in cui l’intelligenza artificiale ha iniziato ad attirare l’attenzione in modo massivo.

I chip di NVIDIA possono infatti elaborare le enormi quantità di dati necessarie per addestrare i programmi di intelligenza artificiale generativa, come quella di ChatGPT o Gemini.

NVIDIA si è dunque presentata a questa occasione come attuale leader di mercato nel mondo delle GPUs, ed è stata la prima scelta proprio per questo motivo.

I mercati azionari non sono stati a guardare.

Giusto per mostrarti due dati, ecco il peso che NVIDIA ha gradualmente ricoperto nel campo dei semiconduttori negli USA, in termini di capitalizzazione di mercato

La market cap di NVIDIA è cresciuta notevolmente negli ultimi anni, al punto che nel corso del 2023 rappresentava da sola oltre il 40% della market cap dell’intero settore dei semiconduttori.

E nel trimestre gennaio-marzo 2024, ancora in corso, la capitalizzazione di mercato di NVIDIA è perfino raddoppiata!

Mentre sto scrivendo queste righe, NVIDIA rappresenta da sola il 54% di tutta la market cap dell’intero settore dei semiconduttori USA:

Il mercato sta probabilmente scontando la narrativa secondo la quale NVIDIA sarà uno dei player dominanti nel campo dell’Intelligenza Artificiale.

Per questo motivo, dobbiamo porci due domande:

  • Cosa significa comprare NVIDIA oggi?
  • Davvero NVIDIA sarà uno dei leader che guida la rivoluzione dell’IA nei prossimi anni?

 

Partiamo con la prima domanda.

Cosa significa comprare NVIDIA oggi?

Quando compriamo un’azione, acquistiamo una porzione di quella azienda.

Ma su cosa si basa il prezzo di acquisto? 

Tutti i metodi di valutazione delle aziende si fondano in qualche misura sulla stima degli utili attesi nel futuro.

Al di là dei vari modelli di valutazione, il punto centrale è proprio questo: un’azienda viene prezzata oggi sul mercato in base all’aspettativa degli utili che produrrà in futuro.

Un modo un po’ grossolano ma comunque utilizzato come prima “cartina tornasole” per stimare se un’azione è più o meno “costosa”, è quello di rapportare il suo prezzo agli utili per azione (il famoso P/E).

Se si considerano gli utili per azione conseguiti nei 12 mesi precedenti, si parla di trailing P/E.

Se invece si considerano gli utili per azione stimati per i prossimi 12 mesi, si parla di forward P/E.

C’è differenza.

Il trailing P/E fornisce informazione su quanto è “costosa” l’azione sulla base dei risultati passati.

Per esempio, mentre scrivo, NVIDIA quota 943 dollari e ha un trailing P/E pari a 79.

Dividendo 943 per 79 otteniamo circa 12, ovvero NVIDIA oggi “produce” 12 dollari per ogni azione che c’è in circolazione (Earnings Per Share – EPS). Questa è una metrica di profittabilità dell’azienda. Più è elevata e più gli investitori sono contenti e saranno disposti a pagare per avere quegli utili.

Il Forward P/E vorrebbe invece essere una stima di quanto è costosa oggi l’azione in relazione agli utili attesi nel prossimo anno.

Nel caso di NVIDIA, ad oggi il Forward P/E è più basso del trailing P/E, e nello specifico è quasi la metà.

Mentre scrivo, il forward P/E di NVIDIA è infatti pari a 38:

Questo significa che gli analisti ritengono che nel corso dei prossimi 12 mesi, NVIDIA sarà in grado di raddoppiare gli utili per azione, passando da circa 12 dollari per azione a oltre 24 dollari per azione (basta fare 943/38).

In poche parole, prevedono che i profitti dell’azienda raddoppieranno in soli 12 mesi.

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EPS attesi per NVIDIA nel futuro

Estendiamo le stime degli analisti.

Qui sotto ti mostro gli utili per azione di NVIDIA attesi per i prossimi anni, fino al 2028, e come queste stime si sono evolute nel corso dell’ultimo anno.

Per tutto il 2023, gli analisti non hanno fatto che rivedere al rialzo le previsioni sugli utili futuri, spinti dalle continue sorprese positive di tutte le ultime trimestrali.

Ad oggi, ci si attende una crescita degli utili per azione che passa dai 12 dollari odierni a 24,81 dollari per i prossimi 12 mesi e fino a 44,3 dollari nel 2028:

Che significa, realmente, che NVIDIA produrrà 44 dollari per azione nel 2028?

Se negli ultimi 12 mesi l’azienda ne ha prodotti circa 12, significa che gli analisti (e il mercato) si aspettano che i profitti dell’azienda quadruplicheranno nei prossimi 4 anni!

Ecco dunque il succo del discorso: alle valutazioni correnti, il prezzo di NVIDIA sta scontando già oggi un futuro roseo più che mai.

Ed ecco il punto cruciale: come possiamo sapere, oggi, se tra 4 anni NVIDIA produrrà davvero 44 dollari per azione?

Semplice: non lo sappiamo.

Il pericolo più grande di investire nel titolo NVIDIA ai prezzi correnti è quindi quello di pagare un’azione che viene prezzata già oggi secondo delle aspettative di crescita future altissime, quasi ai limiti dell’immaginazione, ma senza nessuna garanzia che questi risultati saranno effettivamente conseguiti.

Si tratta di stime, e spesso, nei momenti di euforia, sono sbagliate.

Non solo. 

Se gli utili per azione di NVIDIA cresceranno davvero secondo queste aspettative, non è detto che i prezzi delle sue azioni saliranno di pari passo: questo scenario è già scontato nei prezzi di oggi.

Investire in NVIDIA ai prezzi correnti potrebbe causare delle perdite rilevanti nel caso in cui le aspettative venissero disattese.

Questo è uno dei motivi per cui investire in titoli singoli è così difficile.

Rivoluzione IA vs bolla di Internet: analogie

La storia ci ha insegnato che mercati finanziari ed economia sono due cose differenti.

Quando, a fine anni 90, ha iniziato a diffondersi internet, si è parallelamente affermata la narrativa che avrebbe cambiato la vita delle persone e del modo di fare business per tutte le aziende.

In effetti, conosci qualcuno che ad oggi vive o lavora senza una connessione internet?

La previsione era corretta: internet ha davvero rivoluzionato il mondo.

I mercati finanziari, però, hanno incorporato questa storia nei prezzi delle azioni fin dalla fine degli anni ‘90, e cioè ben prima che internet permeasse l’economia in modo definitivo ed entrasse nelle abitudini di tutti. 

Ci sono infatti voluti quasi 20 anni prima che la tecnologia di internet si diffondesse con così tanta capillarità e in tutte le sue forme.

Negli anni ‘90, invece, una qualsiasi azienda che avesse il “.com” da qualche parte poteva raggiungere valutazioni di borsa stellari in pochi giorni dalla sua prima quotazione, anche se non aveva alcun reale progetto sostenibile.

Inoltre, prima dello scoppio della bolla dot.com e della conseguente crisi dei primi anni 2000, era molto difficile capire “chi” avrebbe guidato la rivoluzione di internet.

Per esempio, due dei migliori “cavalli” su cui il mercato puntava di più erano Netscape per quanto riguarda la navigazione browser, e Cisco Systems per l’hardware del funzionamento delle reti.

Netscape è fallita ufficialmente nel 2008 (ma già dal 2002 non aveva più utilizzatori web), mentre Cisco, ben più solida, non è fallita ed è pure cresciuta nel tempo, ma non ha mai più recuperato le quotazioni di borsa che aveva raggiunto a fine anni ‘90:

La crescita parabolica del prezzo di Cisco a fine anni ‘90 scontava una prospettiva di utili futuri assurda e una narrativa legata al futuro dell’azienda che alla fine non si è effettivamente realizzata.

Inoltre, i veri player che dominano oggi l’informatica (cioè 20 anni dopo la bolla di internet) e che hanno effettivamente rivoluzionato il mondo tech, sono arrivati dopo.

Per spiegare meglio cosa intendo dire, Google è stata fondata nel 1998 e si è quotata in borsa solamente nel 2004!

Davvero NVIDIA guiderà la rivoluzione IA?

Sebbene i livelli delle valutazioni correnti di NVIDIA siano ben lontane da quelle che aveva Cisco nel periodo del boom, il grafico del prezzo delle sue azioni ricorda la stessa situazione di allora:

Quanto è sostenibile una crescita parabolica di questo tipo?

Quanto possiamo fidarci delle stime sugli utili futuri di NVIDIA, seppur mosse da continue sorprese positive nelle trimestrali e da una narrativa che la vede coinvolta (oggi) al centro della rivoluzione IA?

L’intelligenza artificiale cambierà davvero il mondo, questo è chiaro.

Ci vorrà però del tempo prima che entri a far parte delle abitudini delle persone e nel loro quotidiano.

Allo stesso modo, ci vorrà del tempo per comprendere su quale hardware si baserà tutto lo sviluppo tecnologico dell’IA.

Saranno davvero i chip di NVIDIA la chiave di tutto?

O arriveranno nuovi competitor, nuovi hardware, differenti tecnologie abilitanti, che guideranno questa nuova rivoluzione tecnologica?

A questa domanda, oggi, non abbiamo risposta.

È però possibile, e anzi probabile, che ci saranno anche altre aziende oltre NVIDIA, magari oggi ancora sconosciute, che si affacceranno nel panorama IA e che diventeranno i veri leader di settore.

I mercati oggi prezzano quello che vedono, secondo le informazioni che hanno, e cercano di anticipare ciò che accadrà in futuro.

Ma quello che succederà realmente, nessuno ancora lo sa.

Conclusioni

La storia ci insegna che molto spesso i mercati “anticipano” l’economia e gli eventi, e incorporano già nei prezzi di oggi le aspettative che hanno sul futuro.

Nel fare questo, i mercati cercano di individuare chi occuperà le posizioni di leadership di domani.

La narrativa della diffusione dell’IA, dello straordinario impatto che avrà nell’economia e nella vita di tutti, unita a una posizione di leadership attuale nel mondo dei semiconduttori, stanno facendo di NVIDIA uno dei presunti candidati per guidare questa rivoluzione tecnologica.

Tuttavia, la storia ci insegna anche che è molto difficile, durante le fasi di euforia, individuare i futuri leader di una nuova tecnologia dirompente e ancora non affermata nell’uso di massa.

Più probabilmente, bisognerà aspettare i momenti di grande delusione e i conseguenti crolli di borsa per individuare con maggior precisione le aziende che costruiranno il futuro della tecnologia IA.

Di conseguenza, il grosso rischio che si corre nell’investire sui titoli più alla moda del momento è quello di “dare subito retta” ai mercati, e cadere nella trappola del treno che passa una volta sola.

Non è vero.

Il treno passerà più e più volte.

È possibile che molti titoli che domineranno la rivoluzione dell’IA non siano ancora nemmeno quotati, come è stato per Google nel 2004.

È anche possibile che NVIDIA occuperà davvero un posto di rilievo, ma il prezzo di oggi potrebbe essere esagerato e settato su aspettative irrealistiche.

 

Tu che ne pensi?

A presto,

Francesco

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