Riscatto di laurea: conviene? Confronto tradizionale vs agevolato + deducibilità

Indice

Conviene riscattare la laurea per la pensione? È meglio il riscatto tradizionale o agevolato? Quali sono i requisiti, i costi e i benefici?

Riscattare la laurea ai fini pensionistici ha un costo. Per questo motivo, molti laureati si chiedono l’effettiva convenienza di questa operazione.

Oggi ti spiego come funziona il riscatto di laurea, quali tipologie esistono e come funzionano.

Tracceremo anche delle linee guida per individuare i casi in cui conviene sempre riscattare la laurea.

Cominciamo.

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Riscatto di laurea: aspetti generali

Il riscatto di laurea è un istituto che permette di valorizzare ai fini pensionistici il periodo del proprio corso di studi.

Il riscatto è valido a condizione che l’interessato abbia conseguito il titolo di studio.

Cosa si può riscattare?

Ecco qui:

  • diplomi universitari, i cui corsi non siano stati di durata inferiore a due e superiore a tre anni
  • diplomi di laurea i cui corsi non siano stati di durata inferiore a quattro e superiore a sei anni
  • diplomi di specializzazione conseguiti successivamente alla laurea e al termine di un corso di durata non inferiore a due anni
  • dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge
  • titoli accademici introdotti dal decreto 3 novembre 1999 n 509 ovvero Laurea, al termine di un corso di durata triennale, e Laurea Specialistica al termine di un corso di durata biennale propedeutico alla laurea
  • laurea conseguita all’estero se il titolo di studio ha valore legale in Italia

 

Non danno possibilità di riscatto i periodi

  • di iscrizione fuori corso
  • già coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa o volontaria

 

Il riscatto è concesso a tutti i lavoratori, avviene su richiesta dell’interessato ed è sempre un’operazione onerosa.

Come funziona?

Puoi riscattare l’intero periodo di studi, oppure anche periodi singoli. 

L’accreditamento ai fini pensionistici decorre dal momento del versamento.

L’importo dovuto per il riscatto può essere versato in un’unica soluzione oppure può essere dilazionato fino 120 rate mensili, senza interessi.

In ogni caso, anche scegliendo di rateizzare l’importo, hai sempre la possibilità di estinguere in anticipo il debito senza penali o interessi.

Allo stesso modo, potrai sospendere i versamenti in ogni momento.

Ma come avviene il versamento?

Hai due modi:

  1. Tramite MAV
  2. Addebito diretto sul conto corrente

 

La procedura per fare domanda ed eseguire i relativi pagamenti è telematica. Avviene seguendo le istruzioni dettate dall’INPS.

A questo proposito, ti lascio qui sotto il link estratto proprio dal sito dell’INPS con tutti i passaggi necessari per fare la domanda e i versamenti:

 

Una volta che hai scelto di riscattare la laurea, non si torna indietro. Non potrai quindi chiedere la rinuncia o la revoca della contribuzione da riscatto legittimamente accreditata dopo che hai pagato l’onere.

Ricorda anche che la contribuzione da riscatto è utile ai fini:

  • del diritto alla pensione di anzianità, di vecchiaia e ai superstiti
  • del calcolo della pensione in funzione del periodo temporale nel quale si colloca (retributivo o contributivo)

 

Riscatto di laurea tradizionale o agevolato? Cosa conviene?

Conviene riscattare la laurea in modo tradizionale o agevolato? Che differenza c’è?

Non mi dimentico che l’entità della mia pensione dipenderà in gran parte (se non del tutto) da quanti contributi verserò nel corso della mia carriera lavorativa.

Il riscatto di laurea tradizionale è più costoso di quello agevolato. Questo comporta un maggior versamento di contributi. Come conseguenza, il riscatto tradizionale si traduce in una pensione più elevata rispetto a quanto non accadrebbe riscattando la laurea in modo agevolato.

Non si può quindi dire cosa sia meglio a priori. 

Il riscatto agevolato è meno oneroso, ma l’entità della pensione sarà inferiore rispetto a quanto previsto con il riscatto tradizionale.

A questo punto, la convenienza di uno dei due sistemi dipende dalle mie disponibilità economiche, ovvero da quale dei due tipi di riscatto posso permettermi.

Vediamo quindi come si calcolano gli oneri nei due casi.

Riscatto di laurea tradizionale: requisiti, costi e deducibilità

Il riscatto tradizionale è esercitabile da tutti i lavoratori a condizione che abbiano già un contributo accantonato nella gestione dove si intende esercitare il riscatto.

Non è ammesso il riscatto della laurea conseguita prima del 1996 nella Gestione Separata (Sentenza della Corte di Cassazione n 16828 del 24 06 2019).

Quanto costa riscattare la laurea in modo tradizionale?

Dipende:

  • Se hai preso la laurea prima del 31.12.1995 (con la disciplina retributiva), si usa il metodo della riserva matematica.
  • Se hai preso la laurea dopo il 01.01.1996, allora dovrai fare un semplice conto. Prendi la tua RAL degli ultimi 12 mesi e la moltiplichi per l’aliquota di contribuzione, che è pari al 33%. L’importo che esce è quanto devi versare all’INPS per ogni anno che vuoi riscattare.

 

Ecco un esempio di costi per il riscatto tradizionale:

Nel nostro esempio, il costo per il riscatto tradizionale di un solo anno è di 13.200 €.

Ammettendo di voler riscattare 5 anni, il costo complessivo è di 66.000 €.

Questo onere è interamente deducibile dal tuo imponibile IRPEF. 

E se non hai reddito?

In questo caso, la somma è detraibile dall’imposta dovuta dai soggetti di cui risulti fiscalmente a carico (esempio padre o madre) nella misura del 19% dell’importo stesso. È il classico esempio del genitore che intende riscattare la laurea del figlio neolaureato.

Riscatto di laurea agevolato: requisiti, costi e deducibilità

Il riscatto di laurea agevolato è una nuova modalità che ti permette di riscattare gli anni di laurea sostenendo un costo inferiore.

Chi può richiederlo?

  • I lavoratori contributivi puri, cioè privi di contribuzione prima del 01.01.1996 e che si sono laureati dopo il 01.01.1996. Questo meccanismo è valido anche chi ha più di 45 anni d’età (la circolare INPS n.106  del 25.07.2019 ha tolto il requisito anagrafico)

 

  • I lavoratori che hanno contributi prima del 01.01.1996 a condizione che optino per il calcolo interamente contributivo della pensione (Riforma Dini), ovvero rinunciando al trattamento misto. 

 

Quanto costa il riscatto agevolato di laurea?

Stavolta il costo è forfettario, e non dipende dalla RAL.

Il contributo per ogni anno da riscattare è infatti pari al livello minimo imponibile annuo di artigiani e commercianti (17.504 € per l’anno 2023) moltiplicato per l’aliquota di computo, vigente alla data di presentazione della domanda (che ad oggi è sempre il 33%).

Ecco un esempio di costi per riscatto agevolato:

Nel nostro esempio, il costo per il riscatto agevolato di un solo anno è di 5.776,32 €.

Ammettendo di voler riscattare 5 anni, il costo complessivo è di 28.881,60 €.

Come in precedenza, questo onere è interamente deducibile dal tuo imponibile IRPEF. 

E se non hai reddito?

Anche in questo caso, la somma è detraibile dall’imposta dovuta dai soggetti di cui risulti fiscalmente a carico (esempio padre o madre) nella misura del 19% dell’importo stesso. È il classico esempio del genitore che intende riscattare la laurea del figlio neolaureato.

Riscatto di laurea gratuito per gli under 36

Il nuovo governo Meloni sta studiando una riforma delle pensioni. 

In questo contesto, sembra essere riemersa l’ipotesi di favorire il riscatto di laurea per gli under 36, ovvero per i neo-lavoratori.

La proposta infatti non è nuova. Già nel 2018 il partito della Meloni, Fratelli d’Italia, aveva lanciato una proposta per ridurre i costi del riscatto, che risultano poco accessibili soprattutto nella forma tradizionale.

Nella sostanza, la riforma potrebbe prevedere che i costi del riscatto di laurea per un under 36 siano sostenuti dallo Stato, tutti o in parte.

Al momento, questa ipotesi resta, appunto, solo un’ipotesi. Si stima che i costi di attuazione di questo piano siano piuttosto elevati. Si parla infatti di una cifra che si aggira intorno ai 4 miliardi di euro annui per permettere ai giovani lavoratori di accedere a questo trattamento previdenziale di favore.

La proposta di legge è in fase di stesura. Dovremo quindi aspettare per capire se il riscatto gratis o super-agevolato diventerà un’opzione realmente percorribile.

Per questo motivo, alcuni giovani neo-laureati potrebbero aspettare le decisioni del governo Meloni prima di decidere se riscattare gli anni di laurea o meno.

Il riscatto di laurea anticipa la pensione?

È convinzione comune che riscattando la laurea si vada in pensione prima del tempo. 

In realtà non è sempre così, anzi. Inoltre, anche quando questo accade non è detto che riscattare la laurea convenga convenga lo stesso.

Perché il riscatto di laurea potrebbe non anticipare la pensione?

Per rispondere, dobbiamo ricordare che possiamo accedere alla pensione con uno di questi tre requisiti:

  1. a 67 anni e 20 anni di contributi (pensione di vecchiaia)
  2. a 64 anni con 20 anni di contributi (pensione anticipata, valida solo per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1996)
  3. o dopo 41/42 anni e 10 mesi di contributi (anzianità contributiva)

 

Come conseguenza, se stai puntando alla pensione di vecchiaia o a quella anticipata, il riscatto di laurea probabilmente non sarà vantaggioso. Infatti, a quell’età avrai presumibilmente già maturato i 20 anni di contributi. Il riscatto ti farà quindi avere una pensione più corposa, ma non andrai in pensione prima.

Se invece vuoi accedere con il requisito dell’anzianità contributiva, allora il riscatto di laurea potrebbe servirti per anticipare le pensione di qualche anno.

Attenzione che a questi requisiti va aggiunta l’aspettativa della speranza di vita.

Il riscatto aumenta l’anzianità contributiva?

La risposta è si.

In base alle tue possibilità, l’ammontare dei contributi da versare dipende dal tipo di riscatto di cui vuoi usufruire (tradizionale o agevolato, rivedi gli esempi di prima).

Riscatto di laurea: quando conviene sempre?

Ci sono dei casi in cui il riscatto di laurea conviene sempre?

La risposta è si.

Ecco in quali situazioni il riscatto di laurea conviene:

  • Se sei quasi al termine della tua vita lavorativa, stai raggiungendo l’età pensionistica ma non hai ancora maturato almeno 20 anni di contributi. Gli anni riscattati figurano infatti come anni lavorati.

 

  • Se vuoi accedere alla pensione con il requisito dell’anzianità contributiva (41 anni e 10 mesi per le donne, 42 anni e 10 mesi per gli uomini), ti sei laureato/a in tempo, hai lavorato ininterrottamente senza vuoti e vuoi andare in pensione prima del tempo.

 

  • Hai un reddito superiore a 113.519,64 €, hai preso la laurea prima del 1996 e lavori da dopo il 01.01.1996. In questo caso, se riscatti uno o più anni di laurea pre 1996 e lo fai in forma tradizionale, ottieni un grosso vantaggio. 

 

Il terzo caso è curioso. Perchè è vantaggioso? 

La RAL massima su cui si pagano i contributi pensionistici è 113.519,64 € per il 2023. 

Prendiamo il caso di un manager che prende 180.000 € lordi all’anno.

Il manager pagherà i contributi previdenziali nella misura del 33% di 113.519,64 € (ovvero 37.461 €/anno, di cui ⅔ a carico dell’azienda).

Tutta la parte di reddito eccedente i 113.519,64 € non conta ai fini pensionistici, cioè per quella parte non vengono versati i contributi. 

Se però riscatti anche un solo anno di laurea pre 1996, allora rientrerai nel sistema misto, e non farai più parte del sistema puramente contributivo.

Ora, prima del 1996, il massimale contributivo non esisteva. Come conseguenza, dal momento in cui accrediti gli anni di laurea pre 1996, cessa l’applicazione del massimale contributivo sulla retribuzione.

A questo punto, sulla parte che eccede i 113.519,64 € dovrai versare i contributi, ma solo nella misura di ⅓. Il restante ⅔ è a carico del datore di lavoro.

Questa mossa aumenterà notevolmente l’assegno della tua pensione.

Simulazione riscatto laurea INPS

Sul sito dell’INPS è possibile fare una simulazione gratuita della pensione ipotizzando di riscattare la laurea.

L’INPS ti darà quindi un’indicazione dei costi del riscatto nelle due modalità (tradizionale o agevolato) e ti permetterà di stimare l’effetto sulla pensione.

Ecco dove trovi il simulatore:

 

Il simulatore offre solo una stima, e ha alcune limitazioni. 

Riscatto di laurea opinioni e conclusione

Il riscatto della laurea permette di accreditare gli anni di studi ai fini pensionistici.

Esistono due forme di riscatto: tradizionale e agevolata.

Il riscatto agevolato non è più conveniente di quello tradizionale. Il riscatto tradizionale costa di più ma permette di avere una pensione più alta rispetto al riscatto agevolato. La convenienza dell’uno o dell’altro sta quindi nelle tue possibilità economiche.

È in studio una proposta per facilitare il riscatto di laurea per gli under 36 da parte del governo Meloni. Questa proposta non è ancora sul tavolo, e ci sarà da aspettare.

Il riscatto di laurea non permette sempre di andare in pensione prima del previsto. Al contrario, in 2 casi su 3 il riscatto non ha questa finalità.

Il riscatto di laurea è un’operazione costosa che permette di avere una storia contributiva più lunga, e che aumenta l’importo pensionistico (oppure permette di accedere alla pensione in anticipo).

Tu che ne pensi?

Hai mai valutato il riscatto di laurea?

 

Ciao

 

Francesco

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