Eurizon Strategia Flessibile Opinioni

Indice

In questo articolo ti lascio le mie opinioni personali sul fondo Eurizon Strategia Flessibile A cod. ISIN LU2135728819.

L’analisi nasce dalla domanda di un lettore, che mi ha chiesto: perchè non analizzi i fondi proposti dalle maggiori banche italiane?

Questo articolo vuole quindi fornire una valutazione qualitativa e indipendente su uno dei fondi maggiormente collocati da Banca Intesa San Paolo. 

Come sempre, l’obiettivo è quello di cercare di comprendere la natura del fondo in modo trasparente. 

Questo servirà per eliminare il filtro del promotore di banca che ha il mandato di collocarlo, e che per venderlo non può che cercare di convincerci di una qualche sua utilità in portafoglio.

Vediamo quindi le principali caratteristiche del fondo Eurizon Strategia Flessibile A.

Cos’è il fondo Eurizon Strategia Flessibile?

Il fondo Eurizon Strategia Flessibile A è un fondo attivo di tipo flessibile.

Qui sotto ti lascio il link di Banca Intesa in cui puoi trovare il documento contenente le informazioni chiave per l’investitore (KID), il prospetto e il factsheet:

 

Il termine flessibile significa soprattutto due cose:

  • Il fondo non ha un benchmark di riferimento
  • Il gestore del fondo ha molto spazio di manovra nella scelta degli asset e delle strategie di investimento da adottare

 

Abbiamo già trovato questa tipologia di fondi nell’articolo Eurizon Global Leaders ESG 50

Ci eravamo accorti che i fondi flessibili sono in generale inutilmente complessi, complicati da valutare e difficilmente inseribili in un quadro di portafoglio efficiente.

Ti lascio quindi le mie opinioni anche per il fondo Eurizon Strategia Flessibile.

Fondi flessibili e asset allocation tattica

Pensa a un camaleonte.

Un camaleonte cambia il colore della pelle in base al contesto in cui si trova. Lo usa per adattarsi alle situazioni, per mimetizzarsi e per difendersi dai predatori.

Il fondo Eurizon Strategia Flessibile A è un fondo camaleontico in cui il gestore cambia pelle sfruttando delle allocazioni tattiche.

Allocazione tattica significa che il gestore, sulla base delle sue analisi macro (e micro) economiche, definisce con un grado di libertà più o meno elevato dove, come e quando investire.

Di fatto, sceglie cosa fare in base al contesto che si presenta.

Sembra un punto di forza, e in effetti è venduto così.

Il punto è che mentre in natura questi comportamenti funzionano molto bene, in finanza funzionano molto male.

Se quello dei mercati finanziari fosse un contesto probabilistico, i gestori dei fondi avrebbero ragione ad assumere un comportamento del genere. Ma i mercati finanziari sono incerti, e l’incertezza è molto diversa dalla probabilità, perchè 

  • l’incertezza non si può misurare 
  • e non esiste una statistica attendibile che descrive in modo corretto la probabilità degli eventi estremi.

 

Per di più, i movimenti dei prezzi delle attività finanziarie sono in gran parte imprevedibili.

Come risultato, il grande spazio di manovra dei gestori dei fondi e la conseguente iperattività diventa spesso una chance per fare le scelte sbagliate piuttosto che quelle giuste. 

Lo confermano i numeri. 

Nello SPIVA Europe Year-End 2022 vengono mostrati i risultati dei gestori attivi nel tentativo di fare le scelte corrette. Il report mette a confronto i fondi gestiti attivamente (leggi “con una logica più o meno tattica”) con quelli gestiti passivamente, come gli ETF, che si limitano a comprare e detenere un benchmark.

Nel report si legge

“I fondi azionari globali denominati in euro mantengono un tasso di sottoperformance elevato su orizzonti temporali lunghi. Nel periodo di 10 anni conclusosi a dicembre 2022,  il 98% dei fondi hanno sottoperformato l’indice S&P Global 1200.”

Che significa?

Significa che, in media, il gioco attivo dei gestori non porta frutti per gli investitori.

Eurizon Strategia Flessibile non ha benchmark

Il fondo Eurizon Strategia Flessibile non ha un benchmark di riferimento.

Il benchmark è un parametro con cui normalmente i fondi attivi si confrontano. Se i gestori fanno meglio del benchmark, il fondo sovraperforma e quindi ha senso pagare il lavoro di gestione attiva (perché sì, ha un costo e lo sostieni tu). 

In caso contrario, meglio investire in un ETF a basso costo che replica il benchmark e festa finita. 

Il report SPIVA che ti ho citato poco fa sottolinea come la stragrande maggioranza dei fondi attivi non riesca a fare meglio del benchmark, e che quindi il lavoro di gestione non porta vantaggi.

I fondi flessibili si svincolano da questa scomoda situazione dichiarando di non seguire nessun benchmark.

Se il gestore fa +4%, ha fatto bene? E se fa -2%, ha fatto male?

Impossibile dirlo, se non abbiamo un parametro oggettivo di confronto.

Se il gestore fa +4% e sostiene lo stesso livello di rischio di un benchmark che ha fatto +10%, il fondo ha fatto male.

Se il gestore fa -2% sostenendo lo stesso livello di rischio di un benchmark che ha fatto -10%, allora ha fatto bene.

È complesso fare valutazioni del genere, soprattutto con un fondo che cambia pelle più o meno quando vuole.

L’assenza di benchmark permette al gestore di svincolarsi da giudizi e di nascondere la polvere sotto il tappeto quando fa le scelte sbagliate.

Investire in fondi flessibili significa quindi accettare di non poter valutare con limpidezza la qualità del lavoro delle persone a cui sto affidando i miei risparmi.

Il fondo Eurizon Strategia Flessibile non è un’eccezione.

KID Eurizon Strategia Flessibile

Apriamo il KID del fondo Eurizon Strategia Flessibile ISIN LU2135728819 a pagina 1.

Nella sezione Termine si legge che il fondo non ha una scadenza, ma previa comunicazione agli investitori può essere chiuso o fuso con qualche altro fondo.

Questo non significa necessariamente che chi ci investe perda tutti i soldi, ma piuttosto che il fondo potrebbe non sopravvivere nel caso producesse performance scarse e non sostenibili.

Quando succede così, per il gestore (e tutta la rete vendite) è conveniente chiudere il fondo, o farlo confluire con qualche altro fondo preesistente e semplicemente… farlo sparire.

Comodo, no?

Nessuno ne parlerà più, e le sue performance finiscono, appunto, come la polvere sotto il tappeto.

Questo è un problema tipico nella gestione attiva. Ai nastri di partenza ci sono sempre centinaia di fondi, ma quelli che sopravvivono sono via via sempre meno man mano passa il tempo.

All’interno della Politica di investimento si fa riferimento all’ampia possibilità di decidere l’allocazione degli investimenti.

Nello specifico, il fondo investe in genere in azioni europee, USA e strumenti collegati all’azionario per almeno il 45% delle sue attività. 

Il restante 55% può essere destinato a ulteriore azionario seguendo gli stessi criteri, oppure all’obbligazionario corporate, titoli di Stato e strumenti del mercato monetario.

Come detto, il fondo non ha benchmark.

Note sulla Politica di investimento di Eurizon Strategia Flessibile

Ecco altre note descritte nel KID del Eurizon Strategia Flessibile:

  • Il fondo evita gli acquisti diretti di CoCo Bond (titoli emessi dalle banche per soddisfare i requisiti patrimoniali obbligatori), il che è positivo, ma per un 10% potrebbe esserne indirettamente esposto, probabilmente perché potrebbe comprare asset che li incorporano.

 

  • Gli investimenti non denominati in Euro sono hedgiati, cioè viene eliminato il rischio di cambio per l’investitore. Dato il periodo di detenzione raccomandato di 7 anni, questo aspetto potrebbe rivelarsi positivo.

 

  • Il fondo dichiara di poter effettuare alcuni investimenti, senza specificare in che percentuale, in emissioni obbligazionarie di tipo speculativo, fino al grado B-. Guarda la scala qui sotto:

Siamo nei livelli considerati altamente speculativi. 

A questi livelli, le emissioni obbligazionarie possono subire oscillazioni di prezzi molto importanti anche su duration corte.

Non è per forza un bene e nemmeno un male, basta esserne consapevoli. I gradi speculativi sono ovviamente più rischiosi. Non a caso si chiamano titoli spazzatura

Sembra tuttavia che il fondo limiti l’investimento in emissioni di questo tipo.

Rischio del fondo Eurizon Strategia Flessibile

Il fondo Eurizon Strategia Flessibile dichiara di avere un rischio orientativo medio:

Su questo c’è poco da dire. Il gestore ci dice che per la politica di gestione e per le scelte allocative che esegue, il grado di rischio è paragonabile con quello di un fondo bilanciato.

Asset allocation Eurizon Strategia Flessibile

In linea generale, questa è la composizione di portafoglio il fondo Eurizon Strategia Flessibile ha attualmente:

Si tratta di un’allocazione 60%-40% circa, che è, appunto, bilanciata.

Più nello specifico, abbiamo il dettaglio di una porzione di portafoglio (marzo 2023):

Conosciamo quindi tutta l’esposizione obbligazionaria del fondo a marzo 2023, che è prevalentemente titoli governativi denominati in Euro di grado Investment Grade a breve scadenza.

Sulla parte azionaria non conosciamo nulla al di là delle linee generali già comunicate dal fondo nel KID (azionario europeo e Paesi sviluppati hedgiato in Euro).

Costi di Eurizon Strategia Flessibile

Continuiamo la nostra recensione del fondo Eurizon Strategia Flessibile analizzando i costi.

I fondi flessibili hanno in generale una struttura di costi un po’ complessa e talvolta poco chiara.

Eurizon Strategia Flessibile ha questi costi (marzo 2023):

La voce di costo più importante riguarda la commissione di gestione annua del 1,22%.

A questi costi si sommano una quota dello 0,13% annua come costi di transazione e il 2,5% una tantum come costi di sottoscrizione.

I costi di sottoscrizione servono nella stragrande maggioranza dei casi a remunerare la rete di vendita che colloca i fondi, e non portano nessun vantaggio agli investitori.

Il gestore dichiara che il costo annuo complessivo è dell’1,7% (1,22% + 0,13% + 2,5%/7) per un periodo di 7 anni.

In linea di principio, si tratta di un fondo costoso come tutti i fondi della categoria, anche se esiste di molto peggio.

Nota positiva: non ci sono commissioni di uscita e al momento nemmeno quelle di performance.

Le commissioni di performance possono però comparire, come specificato nella nota. In questo caso ti ricordo il problema dell’azzardo morale già incontrato nell’articolo Eurizon Global Leaders ESG 50.

Eurizon Strategia Flessibile conviene?

Arriviamo così alla mia opinione del fondo Eurizon Strategia Flessibile: conviene acquistarlo?

Premesso che 

  • ciascuno con i suoi soldi fa quello che vuole
  • e che la convenienza dell’acquisto di uno strumento finanziario va contestualizzata all’interno del proprio piano finanziario

 

ecco i motivi per cui ritengo il fondo Eurizon Strategia Flessibile poco utile per un investitore:

  • Non ha benchmark, per cui non sapremo mai valutare con obiettività la qualità della gestione.

 

  • Il gestore ha ampi spazi di manovra nelle sue scelte allocative, e può cambiare faccia da un momento all’altro. Nel gergo si dice che è presente un importante rischio gestore.

 

  • Il fondo è costoso e in alcuni aspetti complesso da comprendere. I costi abbattono le performance degli investimenti.

 

  • Il collocamento di questi fondi segue logiche di vendita e chi me lo propone ha un conflitto di interessi con me. Io voglio che il fondo costi il meno possibile, così guadagno di più, mentre il mio promotore vuole che costi il più possibile, così guadagna più commissioni di vendita (prelevate dal mio investimento).

 

  • Ipotizzando di mantenere una linea bilanciata, questo investimento è facilmente sostituibile con due semplici ed economici ETF (azionario globale hedgiato + obbligazionario governativo euro 1-3 anni investment grade), oppure con un ETF azionario globale hedgiato + acquisto singole emissioni governative euro 1-3 anni investment grade. C’è differenza tra le due opzioni, è giusto per spiegare il concetto.

 

L’inserimento del fondo Eurizon Strategia Flessibile in un portafoglio di investimenti trova, in linea di massima, poca giustificazione (a meno di comprovate capacità del gestore di performare bene, ma come facciamo a valutarlo se non c’è un riferimento?).

In azione

In questo articolo abbiamo fatto un’analisi qualitativa del fondo Eurizon Strategia Flessibile, e ti ho espresso la mia opinione valutandone i pro e i contro.

In linea di principio, i fondi flessibili hanno un importante problema di trasparenza, oltre che di costo.

Per i motivi esposti in questo articolo, ritengo che questo tipo di fondi vada maneggiato con cura e in generale evitato. 

A presto,

Francesco

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