Ribilanciamento portafoglio: come farlo + excel

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RIBILANCIAMENTO PORTAFOGLIO

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Il ribilanciamento del portafoglio è una tattica di gestione degli investimenti che prevede un aggiustamento periodico delle tue attività finanziarie.

Ribilanciare il portafoglio significa riportare periodicamente in equilibrio i tuoi asset in modo da rispettare le proporzioni che avevi stabilito all’inizio.

Non mi dimentico infatti che le performance di un portafoglio sono determinate soprattutto dall’asset allocation, cioè da come distribuisco le mie risorse tra i vari asset.

Immagina di costruire un portafoglio così composto:

Le proporzioni dei vari asset definiscono la tua asset allocation target. Alcuni la chiamano asset allocation strategica.

Sei così:

Nel corso del tempo, le forze del mercato faranno salire e scendere il valore dei vari asset.

Come conseguenza, le loro proporzioni nel tuo portafoglio cambieranno.

Per esempio, immagina che dopo un anno dal tuo investimento gli ETF 1 e 2 abbiano guadagnato valore, mentre gli ETF 3, 4  e 5 l’opposto.

Questo produrrà uno sbilanciamento del tuo portafoglio.

Le proporzioni tra i vari asset infatti non sono più come avevi impostato all’inizio:

Gli ETF 1 e 2 hanno guadagnato terreno nella tua asset allocation strategica, mentre altri ne hanno perso:

I miei ETF ora pesano in modo diverso rispetto a prima.

Per ribilanciare il portafoglio, dovrò ora riequilibrare gli asset in modo da ristabilire le proporzioni iniziali.

Ma come si fa un ribilanciamento? Quali metodi ci sono?

Metodi di ribilanciamento portafoglio - esempi excel

Esistono due metodi principali per ribilanciare il portafoglio.

Il primo consiste nel vendere parte degli asset che sono andati meglio rispetto agli altri e comprare quelli che sono andati peggio.

Questo migliorerà  il rapporto rischio-rendimento del mio portafoglio e permette di realizzare il sogno di ogni investitore: vendere alto e comprare basso.

Il secondo metodo consiste nell’utilizzare nuovi risparmi e ribilanciare così il portafoglio con dei nuovi acquisti. In questo modo, comprerò meno gli asset che hanno performato meglio degli altri e di più quelli che hanno performato peggio degli altri.

Entrambi i metodi sono validi.

Vediamo da vicino ciascun metodo con degli esempi pratici realizzati con excel.

Ribilanciamento portafoglio - Metodo 1

Uno dei vantaggi del primo metodo è quello di evitare parte dei danni inflitti dallo scoppio delle bolle finanziarie. 

La vendita degli asset che hanno performato meglio degli altri nel recente passato impone di rinunciare all’affascinante trappola del seguire le mode e le tendenze.

Allo stesso tempo, l’acquisto degli asset non mainstream e che di recente hanno performato peggio offre la possibilità di ottenere ritorni prospettici elevati, perchè il loro prezzo è ora accattivante.

Ora ti mostro un esempio con excel in cui passo passo vediamo come ribilanciare il portafoglio secondo entrambi i metodi.

Se vuoi, puoi scaricare il mio foglio excel già pronto all’uso qui sotto.

È lo stesso degli esempi che ti sto per mostrare:

RIBILANCIAMENTO PORTAFOGLIO

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Ribilanciamento Metodo 1 - esempio excel

Immagino di investire 10.000 o 20.000 € nel portafoglio target che ti ho presentato poco fa.

Se non sai come fare, ecco qui:

 

Per semplicità, non considero l’impatto dei costi di compravendita.

Costruisco quindi un foglio excel in cui inserisco, in diverse colonne:

  • Asset (ETF 1, ETF 2, ecc)
  • Asset allocation target (% ETF1 desiderata, % ETF 2 desiderata, ecc)
  • Il prezzo attuale dell’asset (colonna sotto in giallo, i numeri sono casuali e scelti da me)
  • Numero quote teoriche e reali di ETF da acquistare (le quote reali sono arrotondate)

 

Otterrò così quanto capitale investire per ogni asset, moltiplicando il mio capitale di 20.000 € in cella B2 per la % target di ogni asset in colonna B.

Ecco qui:

*investo 19.987,31 € e non 20.000 € per via degli arrotondamenti.

 

Al secondo anno, il prezzo degli asset sarà cambiato.

Nella colonna K in giallo del nostro esempio, riporto ora dei nuovi prezzi:

Il valore degli asset in colonna M (“Valore attuale investimento”) è cambiato, e così l’asset allocation è ora sbilanciata (colonne N e O):

Passo ora alla vendita/acquisto dei vari asset in modo da ribilanciare il portafoglio.

Gli ETF 1 e 2, che sono cresciuti più degli altri, andranno parzialmente venduti. Gli ETF 3, 4 e 5 andranno acquistati:

Per stabilire gli importi nella colonna “K” (“Valore da vendere/acquistare”), è sufficiente moltiplicare la colonna “O” (“Sbilanciamento”) della tabella precedente * M9:

In questo modo calcolo i vari importi di vendita e acquisto di ogni asset:

È ora sufficiente dividere questi importi con il prezzo in colonna K (“Nuovo prezzo asset”) e arrotondare per ottenere il “Numero di quote reali da vendere/acquistare” (colonna M):

A questo punto trovo le quote effettive da vendere e comprare (arrotondate) e individuo così il numero totale di quote da avere in portafoglio per ottenere il ribilanciamento:

Il mio portafoglio è ora ribilanciato, a meno di qualche piccolo arrotondamento.

Calcoli noiosi?

Scarica il mio foglio excel pronto all’uso qui sotto per il ribilanciamento del tuo portafoglio:

RIBILANCIAMENTO PORTAFOGLIO

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Ribilanciamento portafoglio - Metodo 2

Il metodo 1 è efficace ma ha un difetto per noi investitori: prevede il pagamento delle tasse.

A meno che tu non operi in un qualche regime esentasse, pagherai sempre le tasse sulle plusvalenze realizzate da fondi ed ETF.

Per questo motivo, un investitore sensibile alle tasse può optare di aggiungere dei nuovi risparmi e ribilanciare il portafoglio con dei nuovi acquisti, evitando di vendere e di pagare tasse.

Il secondo metodo per ribilanciare consiste quindi nell’utilizzare nuova liquidità per tornare all’asset allocation target. 

In questo modo, comprerò meno gli asset andati meglio, e di più quelli andati peggio. 

E’ la soluzione più indicata per chi sta costruendo un piano di accumulo in cui ogni anno investe dei nuovi risparmi. 

Nel caso un asset dovesse apprezzarsi moltissimo rispetto agli altri, è possibile che il ribilanciamento preveda comunque la vendita di una porzione di quell’asset.

Prendiamo lo stesso esempio precedente e ribilanciamo il portafoglio con questo secondo metodo.

Ribilanciamento Metodo 2 - esempio excel

Per prima cosa dovrò stabilire quanto nuovo risparmio investire al secondo anno.

Suppongo che saranno 5.000 €.

Dovrò ora sommare questo nuovo risparmio al portafoglio già esistente e sbilanciato:

Passo quindi al calcolo del valore target che dovrebbe avere ogni asset nel portafoglio ribilanciato.

Per farlo, moltiplico la % target di ogni asset in colonna J per la dimensione del portafoglio che ho messo in J63, e riporto tutto in colonna K:

Ora passo al calcolo del “Numero quote teoriche da possedere”, colonna L (divido il valore target dell’asset ribilanciato per il prezzo corrente dell’asset):

Arrotondando, trovo il numero effettivo di quote totali da possedere per ogni asset nel mio portafoglio ribilanciato (colonna M):

Un semplice confronto con le quote degli asset già presenti in portafoglio sbilanciato mi permette di stabilire la quantità di nuove quote da acquistare (o al limite vendere) per ribilanciare il portafoglio, colonna N:

Nelle colonne O e P sono quindi ora in grado di trovare l’importo di acquisto di ogni asset e il loro valore finale dopo il ribilanciamento:

Il mio portafoglio è ora ribilanciato sfruttando i nuovi acquisti.

Ora non fare fatica.

Scarica il mio foglio excel pronto all’uso qui sotto per il ribilanciamento del tuo portafoglio:

Psicologia del ribilanciamento portafoglio

Il ribilanciamento del portafoglio richiede di agire in contrasto con il comportamento tipico degli investitori.

In circostanze normali, ribilanciare il portafoglio significa ridurre il peso dei vincitori e sostenere i perdenti. Al contrario, l’investitore tipico compra i vincitori e scarta i perdenti.

In circostanze estreme, il ribilanciamento diventa un atto di coraggio. 

Un mercato che crolla o che cresce a dismisura mette infatti a dura prova il comportamento diligente di chi ribilancia.

Quando il mercato è in caduta libera, sono chiamato a comprare in modo massiccio e a mantenere una posizione difficile nel tempo. La difficoltà psicologica è aumentare l’importo degli acquisti quando le cose vanno di male in peggio.

Quando il mercato è in bolla, sono chiamato a vendere gli asset migliori e che stanno generando performance straordinarie. La difficoltà psicologica è ora aumentare gli importi delle vendite quando le cose vanno di bene in meglio.

La natura umana ci spinge infatti a comportamenti opposti. 

Abbiamo un innato istinto a preferire i vincitori e rifiutare i perdenti. Come conseguenza, quando si gonfiano le bolle ci sentiamo al sicuro nell’investire nei trend del momento insieme alla massa. Quando i mercati crollano, preferiamo stare fuori dal mercato finché le acque non torneranno tranquille e preferiamo investire in asset “sicuri”, come fa la massa.

Questo produce scarsi risultati, per via del fatto che gli investitori comprano gli asset alla moda quando salgono di prezzo e li vendono quando scendono di prezzo.

Nel mondo degli investimenti, invece, le crisi di mercato incorporano il seme di successi futuri. 

I prezzi attraenti combinati con strategie fuori moda che hanno recentemente performato male (come, appunto, comprare i perdenti e vendere i vincenti) di solito producono risultati migliori rispetto alle a strategie di trend following che concentrano gli acquisti sulle tendenze del momento.

Per questi motivi, il ribilanciamento è al cuore di molte strategie contrarian di successo.

Ribilanciare il portafoglio evita danni

Evitare di ribilanciare il proprio portafoglio potrebbe causare dei danni.

Perchè?

Il motivo è duplice.

Da un lato, un portafoglio sbilanciato potrebbe diventare più rischioso di quanto io non desideri. 

Per esempio, se gli ETF 1 e 2 del nostro esempio sono azionari e all’inizio pesavano per il 60%, ora insieme pesano il 67% del mio portafoglio. Questo potrebbe alterare il mio profilo di rischio.

Dall’altro lato, mi ricordo che sui mercati finanziari esiste il potente concetto della regressione verso la media

Nel corso del tempo, capita che alcuni asset si apprezzino o deprezzino in modo eccezionale ed estremo. Questo fenomeno può durare anche per lungo tempo. 

Il concetto di fondo della mean reversion è che le extra performance positive o negative dei mercati sono spesso seguite, prima o poi, da periodi di performance sotto o sopra la “media”, tenendo conto che le medie cambiano nel tempo e non sono scolpite nella pietra.

Il ribilanciamento mi permette quindi di evitare parte dei danni inflitti dallo scoppio delle bolle finanziarie e approfittare dei momenti di panico.

Ribilanciamento portafoglio - conclusioni

Il ribilanciamento verso target di lungo termine è un fattore centrale nel processo di gestione di un portafoglio di investimenti.

Il ribilanciamento impone di agire contro la massa e di compiere scelte anomale rispetto al contesto.

Ribilanciare infatti significa comprare asset che performano relativamente male e vendere quelli che vanno relativamente bene.

Ci sono due metodi per ribilanciare il portafoglio. Gli investitori sensibili alle tasse utilizzano nuovi risparmi per raggiungere l’asset allocation target, sfruttando gli acquisti.

Il ribilanciamento migliora il rapporto rischio-rendimento del portafoglio. Quando il prezzo dei titoli fluttua più del necessario, gli investitori hanno la possibilità di comprare basso e vendere alto, migliorando i risultati di investimento.

Il ribilanciamento di solito è quadrimestrale, semestrale o annuale.

Anche se molti investitori conoscono l’importanza di ribilanciare il portafoglio, non tutti lo effettuano nella pratica.

Tu come ti muovi? Hai mai considerato di ribilanciare il tuo portafoglio?

A presto,

Francesco

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8 risposte

  1. Come al solito gli argomenti sono interessanti e utili.

    Ho una domanda, volendo aumentare gli asset da utilizzare come faccio a incrementare le righe con la tabella excel ?

    Grazie

    1. Ciao, grazie del commento. Dovresti riuscirci semplicemente inserendo una riga nella tabella. Ti posizioni su una cella dell’ultima riga della tabella che ti interessa (esempio cella A8 “Asset 5”), tasto destro –> inserisci –> riga tabella sotto.

  2. Ciao , il tuo foglio excel è davvero fatto bene. L’unica cosa è che non riesco a scaricare il secondo metodo di ribilanciamento, dove si aggiunge liquidità.

    1. Ciao Patrizio, grazie del complimento! In realtà non c’è un secondo file da scaricare. Nello stesso excel del ribilanciamento, basta scorrere verso il basso nella parte destra del foglio. Troverai la sezione “Ribilanciamento Anno 2 – Metodo 2”. Lì c’è una cella in verde in cui puoi aggiungere la nuova liquidità per investire. Il foglio calcola poi il ribilanciamento. Fammi sapere!

  3. Ciao Francesco , trovo molto utile il tuo file excel per il ribilanciamento del portafoglio , ma non riesco ad aggiungere righe al file ( il mio portafoglio ha piu’ di 5 assets ), perche’ credo il foglio sia protetto. Puoi aiutarmi ? Grazie

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