Hai investito in un fondo obbligazionario che ora è in perdita, e non sai cosa fare?
È un problema di molti.
Se credevi che investire in fondi obbligazionari fosse poco rischioso, oggi scoprirai perchè e come puoi porre rimedio.
In questo articolo vediamo quindi alcune soluzioni a questo problema: cosa fare se il tuo fondo obbligazionario è in perdita?
Prima di iniziare, vediamo la situazione generale sui fondi obbligazionari.
Andamento fondi obbligazionari
La maggior parte dei fondi obbligazionari è in perdita da tre anni. Molti investitori che hanno investito in fondi obbligazionari nel 2021 subiscono infatti delle perdite che vanno dal 5% al 15% circa.
Nel grafico che segue, potrai osservare l’andamento dei fondi ETF obbligazionari che riproducono con sufficiente fedeltà i più importanti indici obbligazionari per un investitore europeo:
- ETF su indice Bloomberg Global Aggregate: in perdita del 7,5%
- ETF su indice Bloomberg Euro Government Bond 1-3 years: in perdita del 2%
- ETF su indice Bloomberg Euro Government Bond 5-7 years: in perdita del 7,5%
- ETF su indice Bloomberg Euro Government Bond 10-15 years: in perdita del 16%
Come puoi vedere, tutti questi investimenti riportano perdite consistenti – ad eccezione degli ETF con duration molto corta (linea rossa). I fondi obbligazionari che investono in scadenze più lunghe (10-15 ann) sono in perdita di circa il 15% (linea verde):

Il discorso cambia invece per chi ha investito in fondi obbligazionari a partire da ottobre 2023. Per questi investitori, i rendimenti sono positivi per tutti gli ETF indice:

Che cosa è successo in questi ultimi anni? Perché l’andamento dei fondi obbligazionari è cambiato?
Perché i fondi obbligazionari sono scesi nel 2021 e 2022, e poi risaliti dall’autunno del 2023?
Perché i fondi obbligazionari scendono?
Il principale motivo della discesa dei fondi obbligazionari negli ultimi anni riguarda l’aumento dei rendimenti del mercato obbligazionario. Uno dei meccanismi più importanti nel mondo dei bond è infatti la relazione tra prezzi e rendimenti.
Quando i rendimenti salgono, i prezzi delle obbligazioni scendono, e viceversa:

Se hai costruito un bond ladder su scadenze brevi, questa dinamica è relativamente contenuta. Al contrario, in un fondo obbligazionario, il rischio di tasso non è eliminabile, motivo per cui un investitore in obbligazioni dovrebbe conoscere l’andamento della curva dei rendimenti.
Per esempio, un aumento dei rendimenti dell’1% sulla parte lunga della curva può infatti causare un ribasso del 20% per un titolo obbligazionario a lunga scadenza:

Fondi obbligazionari nel triennio 2021-2024
Prima del 2021, i rendimenti del settore obbligazionario erano molto bassi. Illusi dalla narrazione distorta che i fondi obbligazionari fossero poco rischiosi, e rassicurati dal consulente di banca che però era più interessato a vendere prodotti che alla salute del portafoglio dei clienti, gli investitori in obbligazioni hanno iniziato ad investire in fondi pieni di titoli a lunga scadenza pur di ottenere del rendimento “a basso rischio”, accettando in modo più o meno consapevole il fatto che questi sono invece i titoli più esposti al rischio di tasso.
Ma a partire dal 2021 e per tutto il 2023, i rendimenti delle obbligazioni sono saliti, sia per il comparto a breve che per quello a lungo termine. Questo ha comportato una discesa dei prezzi di tutti i fondi obbligazionari fino all’autunno del 2023, soprattutto per quei fondi che investono in titoli a lunga scadenza.
Questi investitori stanno ancora riportando delle perdite dell’ordine del 15% sul loro investimento “sicuro”.
Perché i fondi obbligazionari salgono nel 2024?
A partire da ottobre 2023, i rendimenti hanno iniziato nuovamente a scendere, così per i fondi obbligazionari è iniziata una fase positiva.
Come conseguenza, chi ha acquistato fondi obbligazionari verso la fine del 2023 si ritrova oggi in guadagno.
Per esempio, l’ETF IShares Euro Government Bond 10-15 years, che investe nei titoli di stato a lunga scadenza dell’area Euro, è salito di oltre il 10% (periodo ottobre 2023 – settembre 2024). L’aumento del suo prezzo è coinciso con la diminuzione dei rendimenti a 10 anni nell’area Euro:

Anche per i fondi obbligazionari che investono in scadenze brevi e medie si è verificato qualcosa di simile.
Il rischio dei fondi obbligazionari
Concludiamo che i fondi obbligazionari non sono investimenti sempre sicuri.
Al contrario, i fondi obbligazionari possono essere molto rischiosi, visto che le lunghe scadenze sono in grado di produrre performance difficili da digerire quando i rendimenti salgono.
Per esempio, l’ETF obbligazionario Lyxor Euro Government Bond 25+Y (ISIN LU1686832194), che investe nei titoli di stato Euro a lunghissima scadenza, perde il 44% dal 2021 ad oggi. Ciò è accaduto in concomitanza con l’aumento dei rendimenti delle obbligazioni governative Euro a 25 anni:

Molti investitori erroneamente associano gli investimenti obbligazionari ai migliori investimenti sicuri disponibili, ma non è affatto così.
Opportunità dei fondi obbligazionari in perdita
Secondo il Bollettino Economico della Banca Centrale Europea dello scorso 26 settembre 2024, il contenimento dell’inflazione ha spinto al ribasso i tassi di interesse nell’area Euro, sia nella parte breve che in quella lunga della curva dei rendimenti.
Questo significa che i mercati sono presumibilmente tornati a credere nell’efficacia delle politiche monetarie delle banche centrali.
Come abbiamo visto, il declino dei rendimenti ha portato al rialzo dei fondi obbligazionari dall’autunno del 2023. È presumibile che questo trend positivo dei prezzi dei fondi obbligazionari possa continuare finché la BCE non abbia raggiunto il target di inflazione del 2%, ipotizzato nel 2026.
Com’è ovvio, si tratta di stime: è molto difficile indovinare l’andamento dei prezzi degli asset finanziari.
Fondi obbligazionari in perdita: cosa fare?
Ora che abbiamo capito i motivi principali per cui i fondi obbligazionari sono in perdita, cosa fare?
Conviene disinvestire, o aspettare?
Se hai in portafoglio un fondo obbligazionario in perdita, hai diverse opzioni.
Te le illustro.
Opzione #1 - Stai aderente al tuo piano
La prima cosa che posso fare è chiedersi perché avevo investito in quello specifico fondo obbligazionario.
Quando gli investimenti nascono dal perché, allora un ribasso o un rialzo di mercato non dovrebbero mettermi in difficoltà, almeno in una certa misura.
Se parto dall’analisi dei miei bisogni e da questi faccio derivare un piano di investimenti, allora dovrei vivere questa fase con serenità, perchè uno scenario del genere avrebbe già dovuto essere considerato nel mio piano.
In sostanza, quando avevo stilato il mio piano, dovrei avere scritto da qualche parte come comportarmi in una situazione simile qualora si fosse presentata.
Il mio consiglio è quindi quello di mantenere la rotta tracciata, ribilanciare il portafoglio con metodo e continuare per il tuo progetto.
Se non avevo fatto nessun piano e avevo comprato un fondo obbligazionario senza un vero motivo, allora la situazione si complica un po’, ma nulla è perduto. Il mio consiglio ora è quello di rivolgerti a un consulente finanziario indipendente.
Se vuoi, posso aiutarti, essendo io stesso un consulente finanziario indipendente regolarmente iscritto all’Albo, come ha fatto Andrea con il suo portafoglio.
Opzione #2 - Attendi il recupero
I fondi obbligazionari possono recuperare le perdite nel tempo.
Per poter capire in che modo, dobbiamo utilizzare alcuni indicatori.
Indicatore 1: rendimenti a scadenza del fondo obbligazionario
I fondi obbligazionari investono in molte obbligazioni. Se prendo in considerazione la media pesata dei tassi annui delle obbligazioni in cui il fondo investe, otterrò una sorta di redditività del fondo obbligazionario.
Quindi possiamo parlare di rendimento a scadenza del fondo obbligazionario, un po’ come se fosse un’obbligazione unica. Questo dato è visibile nel KID del fondo obbligazionario.
Bisogna però fare attenzione a un aspetto. Nella realtà, un fondo obbligazionario non ha una scadenza. Man mano che le obbligazioni all’interno del fondo scadono, il fondo ne acquista di nuove alle condizioni di mercato presenti in quel momento. In questo modo mantiene costante la sua duration, cioè la durata media finanziaria del fondo.
Questo significa che il rendimento annuo a scadenza mi permette di avere un’idea di quanto impiegherà il fondo obbligazionario a recuperare la perdita. Per esempio, se il fondo obbligazionario investe in obbligazioni governative Euro a media scadenza (3-7 anni), nel 2023 ha perso il 12% e le nuove emissioni su queste scadenze rendono ora in media il 2,5% annuo, allora il fondo impiegherà circa 5-6 anni per recuperare la perdita.
Indicatore 2: i costi del fondo obbligazionario
I tempi di recupero dipendono anche dall’efficienza del fondo.
Un fondo obbligazionario costoso impiegherà più tempo a recuperare rispetto a un fondo meno costoso, a parità di obbligazioni in cui entrambi investono. Più avanti ti spiego come investire in fondi obbligazionari in modo più efficiente di quanto non ti venga consigliato, in media, in banca.
Indicatore 3: duration
Abbiamo già visto che fondi obbligazionari che investono sulle lunghe scadenze soffrono molto i periodi di rialzo dei tassi di interesse.
Apri il prospetto informativo del tuo fondo obbligazionario. Troverai un termine chiamato duration.
Come dicevo prima, la duration rappresenta la vita finanziaria del fondo, ed è espressa in anni.
Tradotto nella pratica, un fondo obbligazionario con duration 7 anni perde, all’incirca, il 7% per ogni punto percentuale di rialzo dei rendimenti.
E’ un conto un po’ approssimativo, ma rende l’idea. Se la duration del fondo obbligazionario è 7 anni, e i rendimenti su queste scadenze aumentano del 3%, il fondo perde circa il 21%.
Difficile dire in quanto tempo il fondo recupererà questa perdita. Questo dipenderà dalle dinamiche dei tassi, dai nuovi rendimenti offerti, e così via.
Indicatore 4: qualità del fondo obbligazionario
Se il fondo obbligazionario investe in titoli di bassa qualità, cioè ad alto rischio di credito, potrebbe impiegare più tempo per recuperare la perdita.
Infatti, se i titoli obbligazionari in cui il fondo investe subiscono un downgrade, il prezzo di questi titoli tende a scendere.
Questo potrebbe obbligare gli investitori ad attendere a lungo prima di recuperare le perdite subite.
Opzione #3 - Valuta gli ETF
Se vuoi mantenere il tuo investimento in fondi obbligazionari, ma vuoi migliorare l’efficienza del tuo investimento, allora il mio consiglio è quello di utilizzare gli ETF.
Gli ETF sono strumenti d’investimento che replicano un indice di mercato a costi bassi. Gli ETF obbligazionari in genere rendono più dei fondi obbligazionari che ti propone la banca, perché hanno costi molto più bassi.
Inoltre, più a lungo investi e più questa cosa diventa vera, cioè più tempo investi in un fondo bancario e meno rendimento otterrai rispetto al paritetico ETF. La banca guadagna dal collocamento dei suoi fondi costosi, mentre non guadagna nulla o quasi dalla vendita di ETF, per cui non te li consiglia.
Opzione #4 - Disinvestire dai fondi obbligazionari in perdita
Sia che tu voglia disinvestire per aumentare l’efficienza del tuo portafoglio, oppure per uscire definitivamente dai tuoi fondi obbligazionari, disinvestire potrebbe non essere semplice.
Chiediti quindi: perchè voglio disinvestire?
Possono esserci molti motivi:
- Hai bisogno di liquidità
- Vuoi migliorare l’efficienza dei tuoi investimenti e passare agli ETF
- Hai cambiato idea, ora odi le obbligazioni e vuoi passare ad altro
In qualunque di questi casi, per disinvestire dal tuo fondo obbligazionario in perdita ti consiglio di fare due cose.
La prima è quella di valutare se ci sono costi di uscita dal fondo obbligazionario. Ci sono infatti prodotti progettati per disincentivare l’investitore ad abbandonare il fondo, trattenendo una commissione aggiuntiva in caso di disinvestimento prima di un certo periodo.
Non stupirti se questi prodotti sono anche i più costosi. Spesso è voluto.
Se non ci sono costi, o questi sono molto ridotti, allora è il momento di vendere le quote del tuo fondo.
A questo punto si aprono due scenari:
- Per disinvestire dal fondo obbligazionario in perdita che ti è stato collocato dalla banca, dovrai contattare la SGR di riferimento e comunicare la tua volontà di voler disinvestire. Successivamente, potrai compilare i moduli del caso, indicare il mezzo di pagamento con cui vuoi avere il rimborso e quindi aspettare 3-7 giorni.
- Se vuoi disinvestire da un fondo obbligazionario quotato che si trova già nel tuo conto titoli, allora la situazione è più semplice. Dovrai solo inserire l’ordine di vendita.
Il vero rischio… investire senza consapevolezza
Quando investiamo, spesso le difficoltà non nascono dalle cattive performance in quanto tali. I mercati infatti salgono e scendono, e quello obbligazionario non è un’eccezione.
Il problema vero è quando non ci si aspetta un risultato deludente.
Se sono convinto che investire in obbligazioni sia poco rischioso, e poi mi accorgo che non è così, ecco che nasce un problema.
Devo prendere una decisione importante…. Disinvesto in perdita? O lascio lì tutto e aspetto tempi migliori?
Il dilemma diventa difficile.
La verità è che le obbligazioni (come qualsiasi altro asset, come le azioni, l’oro eccetera) hanno delle caratteristiche precise. Di conseguenza, investire senza conoscerne almeno le basi diventa rischioso.
Il vero rischio è quindi prendere decisioni di investimento prima, e di disinvestimento poi, senza avere idea del perchè e di come funzionano le cose. Gli errori fatali di investimento derivano quindi dal nostro comportamento e dalla nostra non conoscenza della materia.
A questo punto, investire o meno in obbligazioni (come in azioni, o qualsiasi altra cosa) diventa un atto molto più consapevole.
Tu che ne pensi? Hai fondi obbligazionari in perdita? Come ti stai muovendo?
Fammelo sapere nei commenti qui sotto!
19 risposte
Un eccellente articolo. Complimenti. Grazie.
Ciao Giovanni, grazie del commento!
Investimenti suggeriti dalla banca. Oggi abbiamo superato abbondantemente il 10%, la perdita è costante da tre anni circa, cosa fare? I cosidetti consulenti indicati dalla banca sono scomparsi, non un cenno di attività in caso di piccole percentuali di recupero che dopo due/tre giorni si attiva l’immediato rientro in negativo che normalmente va oltre. Cosa fare per evitare la perdita totale?
Grazie.
Severino
Ciao Severino, è difficile dire cosa fare perchè non conosco i fondi in cui hai investito e nemmeno il motivo per cui sono stati comprati. Il recupero dipende soprattutto dalla duration di portafoglio, che come dicevo nell’articolo permette di fare una stima degli anni necessari per recuperare le perdite.
Ciao Francesco. Grazie per le spiegazioni. Effettivamente negli ultimi anni tutti i miei fondi sono in perdita. La maggior parte sono obbligazionari, ma anche quelli azionari non vanno bene. Senza dubbio la guerra in Ucraina, il Covid ed ora quella in Israele non aiutano, causando una grande inflazione. Poi ora sento che alzano i tassi e ciò è problematico.
Spero di recuperare in almeno 10 anni. Il peggiore dei fondi che ho è EURIZON OBBL EURO
ISIN IT0000380540, che pur avendo ben 4 stelle di rating Morningstar , in alcuni anni mi ha fatto perdere ben il 17%!!! Da quando l’ho comprato è andato maluccio.
Altrimenti faccio come un collega e non investo. Al giorno d’oggi, è già un gran risultato non perdere il capitale….
Ciao Umberto, grazie per il tuo pensiero. Di certo un aumento dei tassi così violento non aiuta nè i fondi obbligazionari nè quelli azionari. Per i tempi di recupero dei fondi obbligazionari, puoi basarti sulla stima che riportavo nell’articolo. Cerca di recuperare la duration di portafoglio così da avere un’idea dei nuovi rendimenti offerti dai titoli che il fondo sta acquistando. Una parte delle tempistiche di recupero passa inoltre dall’efficienza dei fondi, sia azionari che obbligazionari. Più sono inefficienti e più i tempi si allungano.
Salve purtroppo sono uno che hanno investito, sotto consiglio di una fattispecie di promotore finanziario, nei fondi comuni ” nuovi orizzonti” della banca Allianz e ora mi trovo sotto di circa il 10% ,mi può dare qualche consiglio sul da farsi grazie
Ciao Giuseppe, purtroppo la consulenza bancaria è orientata alla vendita di prodotti. Gli interessi dei clienti vengono in secondo piano. Come consiglio sul da farsi, ti suggerisco di cercare un consulente finanziario indipendente.
Prima di tutto grazie dei consigli, ho investito in amundi obbligazionario -8.5% amundi sita -17% e amundi elite -11.6%, cosa mi consiglia. la banca mi dice di vendere e reinvestire in fondo obbligazionario a fondo chiuso e con cedola al 2.7% ma solo per il amundi obbligazionario e amundi elite -11.6% mentre per amundi sita ha detto che deve recuperare nei prossimi anni. la ringrazio per la risposta.
Ciao Riccardo, è difficile dare dei consigli non conoscendo la sua situazione. Non capisco bene il motivo per cui dovrebbe vendere e reinvestire in un prodotto analogo, realizzerebbe delle minusvalenze che poi non compensa. Provi a chiedere maggiori informazioni e soprattutto cerchi di capire che non si tratti di una semplcie manovra commerciale.
Ciao,
ho appena scoperto questo blog, davvero molto interessante!
Io ho investito qualche anno fa nel fondo BlackRock Global Funds – ESG Multi-Asset Fund C2… Adesso sta facendo il -13%. Il mio problema non e’ tanto la performance, ma i costi: ongoing charge del 2.7% ed exit charge al 2%. Purtroppo quando ho iniziato ad investire ero completamente a zero in quando a conoscenze di finanza personale e mi sono affidato alla banca.
Secondo te vale la pena aspettare e continuare a pagare questi costi e aspettare che si riprenda la performance, oppure vendere e scegliere qualche altro strumento?
Grazie mille!!!
Ciao Matteo, benvenuto e grazie per il complimento. Ho dato un’occhiata al fondo che mi hai citato. In realtà, l’ongoing charge è del 2,78%, a cui si sommano altri 0,40% di costi di transazione. I costi di transazione sono indicativi del turnover di portafoglio. In sostanza, sono i costi che il gestore sta sostenendo per la continua compravendita di titoli, costi che poi gravano sul valore dell’investimento e sono a carico degli investitori come te. Questo fondo ti costa quindi il 3,4% circa. Per tua informazione, il costo di uscita del 2% è un puro costo commerciale applicato da chi ti ha venduto il fondo, perchè di per sè stesso il fondo non ha costi nè di entrata e nemmeno di uscita. Nonostante il fondo abbia la libertà di poter comporre e variare gli investimenti a sua discrezione, dichiara di avere un benchmark 50-50 azionario/obbligazionario. Puoi trovare tutte le informazioni che ti ho detto scaricando i documenti direttamente dalla pagina di blackrock: BlackRock – ESG Multi-Asset Fund C2. Comunque, se fossi in te, cercherei il supporto di un consulente finanziario indipendente. Per avere un quadro definitivo della questione, comunque, chiedi il rendiconto ex-post alla tua banca, che sono obbligati a fornirti. Lì sopra trovi tutti i costi applicati ai tuoi investimenti. Ciao!
Ciao Francesco,
grazie mille per la risposta!!!! Continuero’ a seguire i tuoi post con interesse 🙂
Matteo
Ciao Francesco in banca Unicredit ti vendono fondi che a loro rendono, poi il consulente dopo max 6 mesi cambia (già cambiato 4 consulenti)
vai in perdita e non sai con chi protestare esempio questo fondo LU2091933452 che viaggiano da -48% a -50% da ormai 3 anni ,mi dicono che ormai non riuscirà a recuperare nel tempo e che mi devo rassegnare a perdere metà del capitale, non so più cosa fare…
Grazie per i tuoi post.
Ciao Stefano, l’unico motivo per cui ti ritrovi quel fondo in portafoglio è che ha delle commissioni elevatissime, che stai pagando di tasca tua, e che vanno dritte nelle tasche di 1) chi ti ha venduto il fondo, 2) della banca/rete che colloca il fondo, 3) del gestore del fondo. Nello specifico, un fondo che applica il 5% di commissioni di ingresso e altre commissioni varie dell’ordine del 3,6% annuo non ti porterà da nessuna parte. Con ogni probabilità, quando sei capitato in banca era anche il periodo in cui i “consulenti” avevano il mandato di collocare fondi di questo tipo, e te l’hanno venduto. Non sono sicuro che a loro importasse qualcosa di quali sarebbero state le performance, e dell’impatto sulle tue finanze. L’importante è vendere il fondo, e poi passare al cliente successivo. L’unica strada per te è la consulenza finanziaria indipendente. Ciao, Francesco
Salve, complimenti per l articolo!
Posso chiedere un consiglio? Io ho ereditato un fondo obbligazioni sicav che dal 2019 è in continua perdita – io ce l ho dal 2022, e in tutto ha perso il 30% il consulente mi diceva sempre di tenerlo ma ora lo ho venduto – con una perdita di 16000 euro. Ora voglio fare un ricorso per avere un risarcimento, tramite ACF.
Perche mia madre anziana e poi io non siamo stati informati per diversificare il capitale. Pensi che vale la pena? O è tempo sprecato?
Grazie mille e saluti
Ciao Marco, grazie per il complimento. Onestamente, non credo risolverai molto rivolgendoti all’ACF. Da quello che scrivi, penso che non ti fossero chiari i rischi degli investimenti obbligazionari. Se non hai dimestichezza con gli investimenti, la cosa che puoi fare è rivolgerti a un consulente finanziario indipendente.
Avevo un ETF obbligazionario acquistato nel 2019. Ad agosto 2023 perdeva il 20% circa. L’ho venduto senza pensarci due volte acquistando un ETF che replica Nasdaq 100. Dopo un anno aveva abbondantemente recuperato la perdita. Pensare che le obbligazioni siano prive di volatilità porta a grandi disillusioni, basta guardare il grafico dell’andamento negli ultimi 5 anni del BTP 2067 2,8%. Più lunga la durata più elevato il rischio. A questo punto a mio avviso meglio puntare su un investimento a lungo termine in un ETF azionario globale tipo MSCI world. Se invece il lungo termine non fosse previsto meglio un ETF obbligazionario a duration breve oppure al limite un BTP a scadenza 1 o 2 anni. Si prende poco ma almeno si prende un po’ di cedole e si dorme sonni più tranquilli ( a meno di.non pensare che lo stato italiano vada in default tra 1 o 2 anni)
Ciao Renato, grazie per il tuo lucido commento. In effetti, è proprio come dici. Gli ETF obbligazionari sono più rischiosi di quello che si pensi, soprattutto se contengono titoli lunghi; e lo stesso vale, ma in forma più grave, per i fondi obbligazionari collocati dalle banche.