Uno dei modi migliori con cui i tuoi figli possono imparare a conoscere il denaro è guadagnarselo da soli.
Se i tuoi figli iniziano ad avere la giusta età per lavorare, e nel frattempo desiderano essere economicamente indipendenti, potrebbe essere arrivato per loro il momento di trovarsi un lavoro.
A seconda dell’età di tuo figlio o figlia, la ricerca del primo impiego potrebbe avere risvolti differenti.
Siccome nella famiglia italiana, in media, non si parla di soldi, può capitare che i ragazzi entrino nel mondo del lavoro senza avere bene idea della direzione da prendere e di come gestire il denaro guadagnato.
Eppure, la scelta del primo impiego potrebbe gettare le basi sul futuro professionale (e non) dei propri figli.
Vediamo quindi come preparare al meglio i propri figli per il loro primo impiego.
Punti chiave:
- Mostra ai tuoi figli come trovare un buon lavoro molto prima che inizino a cercarne uno. Fagli vedere quali sono i lavori più in linea con le loro qualità e interessi personali.
- Insegna ai tuoi figli come costruire un budget personale. Potresti iniziare facendogli vedere il budget di famiglia, e poi aiutarli a costruirsi il proprio.
- Discuti con loro le reali possibilità di guadagno e l’impatto delle tasse. In questo modo, partiranno con le giuste aspettative.
Prima di iniziare il lavoro
Prima che tuo figlio/a inizi a lavorare, potresti pensare di prepararlo.
Una buona organizzazione potrebbe basarsi su due aspetti.
Da un lato, potresti pensare di dare ai tuoi figli la possibilità di riflettere sui loro punti di forza e sulle loro qualità, in modo che trovino un lavoro appagante.
Dall’altro, puoi insegnare ai tuoi figli gli aspetti più pratici sulla gestione dei soldi che guadagneranno.
Vediamo questi punti più da vicino.
Incoraggia i tuoi figli ad esplorare sé stessi
Un metodo per mettere i propri figli sui binari corretti è quello di incoraggiarli ad esplorare sé stessi.
Quanto prima si inizia questa sana abitudine, anche molto prima dell’età lavorativa, tanto meglio.
In questo modo, i tuoi ragazzi possono basare la ricerca del primo lavoro sulle loro reali passioni.
Potresti quindi pensare di parlare con tuo figlio/a e chiedergli: cosa ti piacerebbe fare nella vita?
Potrebbe essere complicato per loro rispondere su due piedi, perché potrebbero non avere le idee chiare.
Questo è assolutamente normale, soprattutto se i tuoi figli sono poco più che adolescenti.
Se è la prima volta che affronti questi argomenti con loro, può persino essere che non ci abbiano mai nemmeno riflettuto.
Prova quindi a fare nuove domande per stimolarli a riflettere sulle loro qualità e passioni.
Per esempio, potresti chiedere:
- Cosa è importante per te?
- Quali sono i tuoi obiettivi?
- Quali sono i tuoi punti di forza?
- Che libri ti piace leggere di più?
Queste domande accenderanno in loro il desiderio di andare più a fondo nella scoperta di sé stessi.
Inoltre, serviranno ai tuoi ragazzi a fargli capire che li stai trattando come degli adulti.
Mostra il budget di famiglia
Far vedere i conti di casa ai propri figli potrebbe insegnare loro moltissimo.
Mostra loro i soldi che entrano e quelli che escono. In questo modo potranno toccare con mano come si gestisce un vero bilancio domestico.
Da una parte, metti tutte le voci delle entrate, come per esempio:
- Stipendio
- Eventuali affitti di case di proprietà
- Altri redditi eventuali
Dall’altra, illustra tutte le voci di uscita:
- Spesa per il muto o affitto
- Alimentari
- Bollette e utenze
- Abbigliamento
- Trasporti
- Salute
- Abbonamenti
- Eccetera
Ora che ci sono sia le entrate che le uscite, fai una sottrazione e spiegagli la capacità di risparmio della famiglia.
Potrebbe essere utile anche mostrare una vera e propria tabella di risparmio.
In questo modo, i tuoi figli capiranno molte cose.
Per esempio, se tuo figlio volesse fare una vacanza con gli amici, subito gli mostreresti da dove deriva quella spesa dal budget di famiglia.
Se non hai margine per gestire questo costo, potrebbe essere ancora più spinto a trovarsi un lavoro e pagarsi il viaggio da sé.
Far vedere i conti di casa rende i tuoi figli partecipi della situazione economica della famiglia e li prepara per il giorno in cui, anche loro, dovranno fare lo stesso.
Chiedi ai tuoi figli che obiettivi hanno
I ragazzi sono diversi l’uno dall’altro.
Qualcuno potrebbe voler lavorare per pagarsi gli studi. Qualcun altro sogna una macchina nuova di zecca.
Pur cercando di farli ragionare sulla differenza tra spese produttive e improduttive, è bene che i tuoi figli trovino la loro motivazione e perseguano il loro obiettivo.
Ora che hanno un obiettivo in testa, è ora di sedersi al tavolo con loro e creare un piano per raggiungerlo.
Potresti fargli queste domande:
- Quanti soldi ti servono?
- Se inizi a lavorare ora, entro quando vorrai raggiungere il tuo obiettivo?
- Hai pensato a dove accantonare il denaro che guadagnerai?
In questo modo, i tuoi figli dovranno preoccuparsi sia di lavorare che di risparmiare per raggiungere il loro obiettivo.
Questo li renderà consapevoli dei loro mezzi e dell’impatto delle loro decisioni.
I tuoi figli possono lavorare?
Prima che inizino a lavorare, i tuoi figli devono essere legalmente idonei.
In Italia, l’età minima per il primo impiego è fissata nel momento in cui il minorenne ha concluso il periodo di istruzione obbligatoria e non può comunque essere inferiore ai 16 anni.
Se i tuoi figli hanno l’età legale per lavorare e vogliono prendersi un impiego, potresti fargli alcune domande sulle loro intenzioni.
Per esempio, potresti chiedere:
- Hai intenzione di lavorare nei weekend, dopo la scuola, o durante l’estate?
- Quanti soldi ti servono per raggiungere gli obiettivi che ti sei posto/a?
- Il tuo lavoro sarà fisico e dovrai uscire di casa, oppure potrai lavorare da remoto?
Queste domande serviranno ai tuoi figli per stabilire le corrette aspettative.
Quanto è il salario minimo?
Se i tuoi figli hanno i requisiti legali, è bene che abbiano le giuste aspettative sul salario.
Nell’ordinamento italiano non esiste un salario minimo stabilito dalla legge.
Tuttavia, in Italia vengono assicurati i livelli minimi di retribuzione stabiliti dai contratti collettivi nazionali per ciascuna qualifica e mansione, per i relativi settori.
I tuoi figli potranno quindi aspettarsi una paga oraria secondo quanto stabilito dai vari CCNL.
Così, se tuo figlio vorrà fare il cameriere nei weekend, potrà aspettarsi una paga lorda di 7,51 euro/ora.
Ecco cosa devono anche sapere:
- In genere, la retribuzione aumenta con l’età e l’esperienza del lavoro. Un primo impiego non può essere pagato come un lavoro di esperienza ventennale.
- Alcuni lavori sono flessibili, altri meno. Per esempio, scrivere articoli come freelance lascia più libertà che dover essere tutti i weekend a servire i tavoli di un ristorante. È bene che i ragazzi ragionino fin da subito sull’impegno che si vogliono prendere, affinché lo rispettino.
Prepara i tuoi figli per i costi che derivano dall’avere un lavoro
Lavorare costa.
Ricorda a tuo figlio/a che dovrà sostenere una serie di costi legati al fatto che lavora.
Ecco un elenco pratico e veloce di domande:
- Trasporto: come andrà a lavoro? Userà una macchina, oppure i mezzi? Qual è l’impatto di questi costi?
- Vestiti: il nuovo lavoro richiede un abbigliamento particolare? Se si, chi lo compra? Se sarai tu a pagare, chiedigli se ha un piano per ripagarti.
- Cibo: il lavoro prevede una sosta per il pranzo o la cena? Come si organizzerà tuo figlio/a? E come coprirà questa spesa?
Queste domande servono per responsabilizzare i ragazzi e per prepararli al futuro.
Inoltre, impareranno a non dare nulla per scontato. Questo gli tornerà utile quando, un giorno, dovranno prendere decisioni più importanti.
Infine, pianificare queste voci di spesa li aiuterà ad evitare acquisti impulsivi e costosi.
Tuo figlio/a ha un lavoro: cosa fare adesso?
Ora che tuo figlio/a ha un lavoro, inizierà ad avere una sua indipendenza economica.
La prima cosa da fare è creare un budget per le sue spese, come descritto all’inizio.
Se si tratta di adolescenti che vivono ancora con i genitori, il loro bilancio sarà semplice. Molte spese infatti sono già coperte.
La famiglia potrebbe optare, in alcuni casi, di trattenere una parte dei guadagni dei figli per coprire le spese della famiglia, finché vivono sotto lo stesso tetto.
Un buon modo per aiutarli gestire con efficacia il denaro che guadagnano è quello di insegnargli la famosa regola del 50/30/20:
Il 50% dei ricavi potrebbe essere impiegato per coprire le spese legate alle loro necessità, come le spese per i trasporti o altro.
Se il figlio/a partecipa alle spese domestiche, potrebbero rientrare in questa voce anche le spese del mutuo di famiglia o dell’affitto.
Il 30% potrà essere destinato alle sue attività di piacere, come uscire a cena con gli amici, farsi una vacanza o altro.
Infine, il 20% può essere messo a risparmio.
La voce di risparmio, fra tutte, è la più importante.
Esempio risparmio di un giovane lavoratore
Pensa a questo scenario.
Un ragazzo inizia a lavorare a 18 anni, vive con i suoi genitori e prende 1.300 euro netti al mese (non molto, quindi).
Risparmia il 20% del suo stipendio oltre alla tredicesima, e ogni anno ottiene un aumento del salario del 3%, verosimile vista la giovane età.
Ecco quanti soldi avrebbe da parte all’età di 25 anni:
Senza fare alcun investimento, il ragazzo potrebbe già contare su un gruzzolo di circa 40.000 euro a soli 7 anni dall’inizio del lavoro, anche partendo da uno stipendio basso.
Se investisse in modo conservativo al 3% annuo composto, avrebbe oltre 44.000 euro da parte.
Anche considerando di acquistare una sua auto per essere totalmente indipendente, avrebbe comunque qualche decina di migliaia di euro messi via.
Come cambierebbe lo scenario se lo stesso ragazzo riuscisse a risparmiare il 30% del suo stipendio, oltre alla tredicesima?
Ecco le cifre:
Come vedi, un giovane lavoratore che risparmia con regolarità può ritrovarsi con un gruzzolo significativo messo da parte nel giro di alcuni anni.
Il caso ideale è quello di avere uno stipendio più elevato fin da subito, e di avere la fortuna di non partecipare alle spese domestiche.
In questo caso, potrebbe anche risparmiare uno stipendio su due.
Abbassiamo la crescita al 2% e vediamo quanto potrebbe mettere da parte nei primi 7 anni di lavoro:
Visto?
Un buono stipendio sommato a un elevato tasso di risparmio si tramutano in una somma considerevole di denaro senza eccessivi sforzi.
I primi anni di lavoro sono fondamentali per costruire patrimonio nel tempo, e spesso sono proprio quelli in cui si può risparmiare di più.
Aiuta i tuoi figli ad investire con efficacia
Ora che i tuoi figli lavorano e risparmiano, è giunto il momento di creare un piano finanziario più evoluto.
Nel piano finanziario i vostri figli includeranno sia il budget delle spese che il loro stato patrimoniale in corso di evoluzione.
Ci sarà una sezione dedicata alla costruzione di un fondo pensione, che fornirà supporto economico nella loro età post-lavorativa.
Infine, i tuoi figli potranno dedicare dei risparmi agli investimenti sui mercati finanziari.
Insegna ai tuoi figli il significato di azioni e obbligazioni, come diversificare il rischio e come costruire un portafoglio globale ben strutturato.
I tuoi figli potranno sottoscrivere investimenti sicuri per il breve periodo, per esempio per prepararsi a delle spese importanti come il matrimonio o l’acquisto della loro prima casa.
Nel frattempo, potranno anche investire parte delle loro risorse per il lungo periodo con strumenti efficienti, come gli ETF ad accumulazione.
È importante che i tuoi figli prendano dimestichezza con il denaro e con gli investimenti. In questo modo, potranno migliorare la qualità delle loro decisioni e costruire benessere per la loro futura famiglia.
Cosa ne pensi?
Hai mai pensato di trattare il tema del denaro con i tuoi figli prima del loro primo lavoro?
E se sei un ragazzo o ragazza già al lavoro, come avevi approcciato la questione con i tuoi genitori?
A presto,
Francesco
2 risposte
complimenti! il tuo modo di spiegare e’ elementare ma nello stesso tempo efficace e chiaro.
Ciao Nicola, grazie! Un bellissimo complimento!